È tempo di effettuare il consueto riepilogo sulla campagna di vaccinazione anti-Covid in Italia, con il bollettino vaccini di oggi, mercoledì 17 febbraio 2021. Stando a quanto specificato dal sito governativo, aggiornato alle 7 di stamane, in Italia sono stati somministrati più di 3 milioni di dosi, per l’esattezza 3.122.631 (65.499 in più rispetto alla giornata di ieri). Un dato che, stando al totale, è pari all’85,5% delle dosi ricevute dal nostro Paese, leggasi 3.651.270, di cui 3.288.870 Pfizer/BioNTech, 112.800 Moderna e 249.600 di Astrazeneca.
L’Italia sta quindi vaccinando in maniera spedita, e lo si evince anche dal numero di immuni, coloro che hanno già ricevuto le due dosi, pari a 1.295.514. Sono invece 1.964.676 le donne già sottoposte al vaccino, contro 1.157.955 uomini, mentre gli operatori sanitari vaccinati sono in totale 2.086.897, con l’aggiunta di 589.851 unità di personale non sanitario, 337.699 persone ospiti delle residenze per anziani, e infine, 108.184 over 80. Fra le regioni, la Valle d’Aosta ha conquistato la palma di territorio più virtuoso nelle somministrazioni, seguita dalla Toscana e dalla Provincia autonoma di Bolzano.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 17 FEBBRAIO, ASTRAZENECA FINO AI 65 ANNI?
Scoperti i dati che compongono il nuovo bollettino vaccini Covid di oggi, mercoledì 17 febbraio 2021, occorre sottolineare come nelle scorse ore gli esperti del nostro Paese si siano confrontati sulla questione AstraZeneca. I rappresentanti del Ministero della Salute, dell’AIFA e delle Regioni hanno in particolare discusso sull’opportunità di alzare la soglia di somministrazione del vaccino di Oxford, il cui limite massimo è attualmente fissato a quota 55 anni, in quanto non sono stati raccolti dati sufficienti sulla fascia di popolazione più anziana. La decisione finale, tuttavia, giungerà soltanto dopo un’ulteriore riunione della Commissione tecnico scientifica di AIFA. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha richiesto l’effettuazione di “ogni verifica sul piano scientifico e sulla base di evidenze, per capire se esista la possibilità di ampliare il limite dell’età. Tale decisione aiuterebbe a velocizzare la campagna vaccini”. Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, ha aggiunto: “Probabilmente anche noi rivaluteremo, se occorre, questo suggerimento che era derivato, ne più né meno, dagli studi clinici di validazione”.