E’ stato comunicato poco fa il nuovo bollettino vaccini covid di oggi, sabato 19 giugno 2021, tutti i numeri principali della campagna vaccinale che in Italia è cominciata, così come nel resto dell’Unione Europea, lo scorso 27 dicembre, e che dopo meno di sei mesi ha toccato quota 45 milioni di dosi somministrate. Un dato senza dubbio significativo, e in crescita di 800mila unità rispetto alle ultime 24 ore, così come comunicato dal report ufficiale di ieri.



Continua ad essere positivo, crescendo ogni giorno, anche il dato riguardante il totale degli immunizzati, ad oggi 15.2 milioni, cifra che è pari al 28.1 totale dell’intera popolazione vaccinabile e che avvicina lentamente l’Italia al traguardo desiderato dell’immunità di gregge. Infine il consueto sguardo ai numeri riguardanti le dosi ricevute da fine dicembre ad oggi, per un totale di 49.6 milioni, per la maggior parte Pfizer/BioNTech (leggasi 33.6 milioni), quindi AstraZeneca con 9.6, Moderna a 4.5 e Johnson & Johnson rispettivamente a quota 1.7.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 19 GIUGNO_ PALU’ SULLA TERZA DOSE

Numeri sempre più interessanti quindi quelli relativi alla campagna di vaccinazione anti covid in Italia, e che fanno avvicinare ulteriormente il traguardo principale, quello dell’immunità di gregge, previsto secondo il generale Figliuolo, commissario straordinario dell’emergenza covid, per il prossimo mese di settembre/autunno. Sarà un periodo caldissimo per quanto riguarda il virus, in quanto scopriremo come reagiranno i vaccini alle stagioni fredde, quelle in cui storicamente si diffondo i virus influenzali, e nel contempo, capiremo se sarà necessaria o meno una terza dose.



A riguardo ne ha parlato il presidente dell’agenzia italiana del farmaco, il virologo Giorgio Palù, che intervistato dai microfoni di Skytg24 (qui la chiacchierata completa), ha spiegato: “Vi sono studi in corso sulla terza dose. Sembra che gli anticorpi abbiano una durata più lunga di quella che si pensava, di almeno 11-12 mesi. Inoltre dobbiamo ricordare che le cellule del nostro sistema immunitario, dove si deposita la memoria, dovrebbero attivarsi in caso di contatto col virus”.