BOLLETTINO VACCINI COVID DI OGGI, 20 AGOSTO

Al contrario dei bollettini legati al numero di nuovi contagi, tamponi, decessi e guariti, quello dei vaccini Covid viene diramato ogni mattina sul sito del Governo nella sezione dedicata appunto al Ministero della Salute e della Campagna Vaccinale. Alle 06:17 del 20 agosto, il totale delle somministrazioni sale a 140.168.090. Le persone con almeno una dose sono 49.423.021 ossia il 91.53% della popolazione over 12. Il ciclo vaccinale completo, ossia due dosi, vede il totale a 48.677.922 persone, ossia il 90.15% della popolazione over 12. I guariti, ovvero le persone che da 6 mesi in giù hanno avuto il Covid senza alcuna somministrazione, sono 1.371.928.



Parlando invece della dose booster sono 40.061.229 le persone che hanno ricevuto in totale la terza dose ovvero l’83.98% della popolazione oggetto di dose addizionale che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno 4 mesi. Chi invece ha svolto anche la quarta dose? Il 19-51% della popolazione immunocompromessa o fragile, ovvero 673.774 persone.



IL BOLLETTINO VACCINI COVID DI IERI, 19 AGOSTO

Nella giornata di ieri, 19 agosto, il bollettino dei vaccini per il covid parlava di 140.148.572 inoculazioni in totale. Facendo dunque un confronto con la giornata del 20 agosto vediamo che in totale sono quasi 20.000 le dosi somministrate nelle ultime 24 ore, per la maggior parte quarte dosi. Dopo un periodo di calo delle inoculazioni complessive, dovute alle vacanze e al Ferragosto, stiamo assistendo dunque ad un nuovo incremento. Se tra il 18 e il 19 agosto erano state 26mila le dosi in più, con 140.148.572 dosi totali nella giornata del 19, oggi parliamo di 140.168.090 dosi totali, ossia 20.000 in più.



Intanto Roberto Speranza, Ministro della Salute, ha parlato in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. “Tutte le forze politiche dismettano ogni ambiguità sui vaccini”, ha chiesto in un’intervista al Corriere della Sera. “Va riconosciuto che la campagna di vaccinazione è stata fondamentale e ci si deve impegnare a continuarla con determinazione. Se si fa questo allora il tema può uscire dalla campagna elettorale, sarebbe auspicabile. Io da ministro non posso che chiedere un approccio condiviso nazionale, ma ancora non lo vedo”.