Andiamo a scoprire assieme come sta evolvendo la campagna di vaccinazione di massa in Italia, con il bollettino vaccini covid di oggi, lunedì 20 dicembre 2021. Poco dopo le ore 6:00, come da copione, il ministero della salute e l’istituto superiore di sanità, hanno certificato tutti i nuovi numeri, a cominciare dal numero totale di dosi somministrate fino ad oggi nel nostro Paese, pari a 105.7 milioni, cifra che rispetto a 24 ore fa, come potete appurare dal bollettino di ieri, è cresciuta di circa 500mila unità.
In merito alle terze dosi, invece, il dato di oggi segna quota 14.8 milioni, mentre gli italiani che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino sono cresciuti fino a quota 47.8 milioni, pari all’88.5 per cento dell’intera popolazione vaccinabile over 12. Infine uno sguardo al numero di italiani che hanno completato il ciclo vaccinale con le due classiche dosi, i cosiddetti immunizzati, ad oggi a quota 46 milioni, e il totale di farmaci consegnati in Italia da un anno circa a questa parte, dal 27 dicembre 2020, pari a 110 milioni.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 20 DICEMBRE: LE PAROLE DI MAGRINI
E a proposito di vaccini anti covid, ieri è intervenuto il direttore generale dell’agenzia italiana del farmaco, Aifa, Magrini. Intervistato dai microfoni de La Stampa, si è appellato affinchè la campagna di vaccinazione acceleri ulteriormente, ma non soltanto nel nostro Paese: “Bisogna incrementare i livelli di copertura vaccinale, non solo nel nostro Paese e in Europa, ma anche nel Sud del mondo. Se nel 2022 non riusciamo a vaccinare almeno il 60% della popolazione mondiale, sarà difficile superare la crisi”.
Come ci ripetono spesso e volentieri gli esperti, finchè il virus continuerà a circolare nel mondo, ci sarà sempre la possibilità di dare vita a nuove varianti, così come accaduto recentemente con Omicron, e con la conseguenza di non uscire mai del tutto dalla pandemia. Magrini ha parlato anche della possibilità di ridurre la validità del Green Pass da 9 a 6 mesi, misura che probabilmente verrà introdotta a breve dall’esecutivo: “per evitare – dice il direttore generale dell’Aifa – discrepanze con i tempi previsti per la terza dose”.