Anche oggi, domenica 22 agosto 2021, va in scena un nuovo appuntamento con il bollettino vaccini Covid, che, per mezzo dei dati rilasciati dal portale telematico allestito dal Governo in occasione della campagna vaccinale nel nostro Paese, fornisce una panoramica costantemente aggiornata in merito all’andamento di quest’ultima, resa ancor più indispensabile dall’approdo della variante Delta, altamente contagiosa, entro i nostri confini nazionali. L’ultima sua versione, aggiornata alle 6.10 di oggi, rivela che è stata raggiunta quota 75.194.688 dosi somministrate, mentre le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 36.287.511, il 67,19% della popolazione over 12.



Le dosi di vaccino consegnate in Italia sono invece 81.203.505 (inoculato il 92,6% del totale). In particolare, 57.137.736 sono griffate Pfizer/BioNTech, 12.023.367 Vaxzevria (ex AstraZeneca), 10.083.702 Moderna e 1.958.700 da Janssen. Per quanto concerne la suddivisione territoriale, al primo posto relativamente alle somministrate c’è la Lombardia con il 95,7% delle inoculazioni, seguita da Molise (95,1%), Marche (94,6%), Toscana (94,1%), Emilia-Romagna (94,1%) e Umbria (94%).



VACCINI COVID,LA CISL CHIEDE LA LORO INTRODUZIONE OBBLIGATORIA PER LEGGE

Dopo avere appreso i nuovi dati relativi al bollettino vaccini Covid di oggi, riportiamo la richiesta avanzata da Luigi Sbarra, sottosegretario della Cisl, a margine del Meeting di Rimini, il quale ha domandato l’obbligatorietà per legge della vaccinazione per tutti i cittadini italiani e non solo per alcune categorie di lavoratori, al fine di uscire quanto prima dalla pandemia di Coronavirus e fare sì che l’Italia possa tornare a trovarsi sulla via dello sviluppo e della ripartenza occupazionale.

“La Cisl – ha asserito Sbarrachiede al Governo e al Parlamento di assumersi per intero le proprie responsabilità approvando una legge che introduca l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini. La Cisl sosterrà questa impostazione. Questo è il vero tema: deve prevalere l’interesse generale”. Tuttavia, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha respinto con particolare vigore questa possibilità: “Credo che questa sia l’ultima ipotesi da prendere in considerazione. Le persone fino alla giornata di oggi hanno dimostrato di possedere un grande senso di responsabilità. Abbiamo superato i 36 milioni di vaccinazioni, siamo secondi in Europa. Dobbiamo continuare a veicolare un messaggio di fiducia”.