E’ giunto il momento di fare il consueto punto sulle vaccinazioni anti coronavirus in Italia con il bollettino vaccini covid di oggi, venerdì 22 gennaio 2021. Per farlo facciamo ovviamente riferimento al report ufficiale con i dati aggiornati alle ore 17:46 di ieri sera. Ad oggi sono più di un milione e duecentomila le persone che hanno ricevuto il farmaco, precisamente 1.282.184. Di queste, 25.066 sono quelle che hanno già completato la vaccinazione, avendo ricevuto sia la prima quanto la seconda dose, e che di conseguenza sono immuni dal contagio.
Dopo un inizio un po’ a singhiozzo le regioni hanno premuto il piede sull’acceleratore, e stanno somministrando quasi tutte le dosi ricevute, complici anche i recenti problemi comunicati dalla Pfzier in merito a ritardi nelle forniture. Ad oggi la regione più virtuosa è il Piemonte, con ben il 95.1% di dosi somministrate, seguita dalla provincia di Bolzano con il 94.3, e quindi la Valle d’Aosta con 93.7.
BOLLETTINO VACCINI COVID: IL PENSIERO DI MASSIMO GALLI
La fascia più vaccinata, stando al bollettino vaccino covid di oggi, risulta essere quella 50-59 anni, con 336.987 vaccinazioni, seguita dalla fascia 40-49. In quanto a categorie, in cima alla lista troviamo ovviamente gli operatori sanitari con 775.467 dosi ricevute, seguiti dal personale non sanitario 389.272. Intanto si continua discutere sulla strategia di vaccinazione, ed in particolare sul vaccino a chi ha già avuto il covid e sui tempi di somministrazione della seconda dose. A riguardo il professore del Sacco di Milano, Massimo Galli, spiega: “Sono contrario alla vaccinazione delle persone che hanno già fatto l’infezione, non abbiamo uno straccio di dato che ci dica né che è necessario né che è opportuno in questo momento. Le avrei messe tranquillamente in coda. Chi ha fatto la malattia e si è vaccinato ha avuto effetti collaterali come febbre e ingrossamento di linfonodi che gli altri nella stragrande maggioranza non hanno avuto. Che non passi l’idea – ha aggiunto e concluso – di fare una sola dose anche in Italia, come accaduto in Inghilterra, perché questa secondo me è una grossissima sciocchezza. Si rischia di non proteggere abbastanza e nelle situazioni non abbastanza protette il virus ci sguazza”.