Prosegue la sontuosa campagna di vaccinazione di massa anti covid in Italia. Anche poco dopo le ore 6:00 di oggi, mercoledì 23 febbraio 2022, è stato diramato il consueto bollettino vaccini covid, che fotografa l’intera campagna, ricordiamo, scattata il 27 dicembre di due anni fa. Ad oggi il numero totale di dosi somministrate è salito a quota 133.4 milioni, per un incremento nelle ultime 24 ore, come si evince dal bollettino di ieri, pari a circa 100mila unità.
Crescono soprattutto le terze dosi, che ad oggi sono giunte a quota 37 milioni, e bene anche il dato relativo agli italiani che hanno ricevuto almeno una dose, pari a 49.2 milioni, leggasi il 91.1 per cento del totale della popolazione vaccinabile. In merito agli immunizzati, coloro che invece hanno completato il primo ciclo vaccinale, il dato segna quota 48.1 milioni, mentre, per quanto riguarda gli italiani con almeno una dose o guariti da meno di sei mesi, il dato segna il numero incredibile di ben 50.7 milioni di persone, il che significa che il 93.9 per cento dei nostri connazionali è in qualche modo coperto dall’infezione.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 23 FEBBRAIO: CRISANTI SUI MEDICI NO VAX
E ha parlato di vaccini anti covid, o meglio, di sanitari no vax, il professor Andrea Crisanti. Così come riferito ieri da Skytg24.it, il direttore di microbiologia dell’università di Padova, ha spiegato: “Non capisco il senso di tenere lontano dalle corsie gli operatori sanitari sospesi perché non vaccinati contro Covid, che poi si sono ammalati e sono guariti. Ragioniamo: a una persona qualunque che si è infettata con Sars-CoV-2, non medico o sanitario, non viene fatta subito dopo la vaccinazione perché si ritiene che possa esserci una reazione troppo elevata al vaccino. Quindi nel caso specifico di un medico che si è infettato, ma perché gli va riservato un trattamento diverso esponendolo potenzialmente a un rischio? Non è eticamente accettabile”.
Secondo Crisanti, una volta che i sanitari si sono ammalati e guariti dal covid, “Grazie all’infezione naturale cade il presupposto per la sospensione. Perché la ragione per cui erano obbligati a vaccinarsi era per proteggere gli altri ed evitare che potessero contagiare pazienti fragili. E questa ragione non esiste più. Quindi andrebbero revocate le sospensioni, sarebbe giusto così”.