Ecco il bollettino vaccini anti covid di oggi, mercoledì 23 marzo 2022. Puntuale come un orologio svizzero poco dopo le ore 6:00 di questa mattina il ministero della salute e l’Iss, l’istituto superiore di sanità, hanno certificato gli ultimi dati riguardanti la campagna di vaccinazione di massa. Le somministrazioni sono scattate il 27 dicembre del 2020, e dopo un inizio a rilento e una crescita sostanziosa, nell’ultimo mese si è assistito ad un “blocco” dovuto ad una saturazione delle persone da vaccinare nonché al fatto che i contagi covid siano scemati sempre più.
Ad oggi il totale di dosi inoculate è salito a 135.5 milioni, circa 100mila in più rispetto al bollettino di ieri, mentre le terze dosi sono in totale 38.5 milioni. Le persone immunizzate, che hanno cioè completato il primo ciclo vaccinale, sono invece 48.4 milioni, pari all’89.7 per cento del totale dei vaccinabili, infine, per quanto riguarda gli italiani con almeno una dose, il dato segna oggi 49.3 milioni, pari al 91.3 per cento della platea.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 23 MARZO: COSTA E I NUMERI DEI “NO TERZA DOSE”
Come vi scriviamo ormai da diversi giorni, la campagna di vaccinazione anti covid si è di fatto bloccata, di conseguenza il nocciolo duro dei no vax resta tale. A riguardo ha ricordato i vari dati il sottosegretario alla salute Andrea Costa, che ieri è stato intervistato dai microfoni di Skytg24: “Oggi dobbiamo completare la somministrazione della dose booster per circa 7 milioni di italiani, perchè è proprio la terza dose che ci protegge di più dalle conseguenze gravi della malattia”.
“Detto questo – ha continuato Costa – dobbiamo guardare alle prossime settimane con prudenza e responsabilità ma anche con fiducia perchè oggi il 92% della popolazione è vaccinata e questo ci permette di affrontare il futuro con maggiore serenità”. Secondo quanto spiegato dal professor Abrignani sarebbero circa 10 milioni gli italiani che hanno ricevuto le prime due dosi di vaccino, che hanno quindi completato il ciclo, ma senza ottenere la dose di richiamo, e si tratterebbe quindi di una fetta di popolazione importante a rischio virus.
135.5