E’ giunto il momento, come ogni mattina da inizio anno a questa parte, di analizzare e visionare il nuovo bollettino vaccini covid, il report sulla campagna vaccinale italiana aggiornato alla data odierna, mercoledì 24 novembre. Il ministero della salute e l’istituto superiore di sanità hanno certificato poco dopo le ore 6:00 tutti gli ultimi dati, a cominciare dal numero forse più importante di questo periodo, leggasi quello delle terze dosi. Ad oggi il numero aggiornato segna quota 4.6 milioni, di cui 3.9milioni di richiami e altre 763mila dosi addizionali.



In totale dal 27 dicembre ad oggi sono state inoculate nel nostro Paese 93.9 milioni di dosi, numero che è cresciuto rispetto al bollettino di ieri di circa 200mila unità, mentre, per quanto riguarda gli italiani immunizzati, che hanno già completato il ciclo vaccinale, il dato aggiornato ad oggi segna quota 45.4 milioni, pari all’84.1 per cento delle persone vaccinabili over 12. Coloro che invece hanno ricevuto una sola dose sono in totale 46.9 milioni, mentre il numero di consegne effettuate è salito a quota 101 milioni, di cui la maggior parte di Pfizer/BioNTech, leggasi 71.4.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 24 NOVEMBRE: MIRABELLI SULL’OBBLIGO VACCINALE

E alla luce dei contagi in aumento, da più parti si lanciano appelli affinchè il governo introduca l’obbligo vaccinale. In molti si domandano se sia possibile per legge e a riguardo ne ha parlato il costituzionalista Cesare Mirabelli. “Contro la diffusione del Covid – parole rilasciate ieri e riportate dal sito di Skytg24 – possono essere messi in campo, dal punto di vista giuridico, due strumenti. Il primo, di carattere generale, è l’obbligo di vaccinazione generalizzato, esentando solamente chi non può essere sottoposto a questo trattamento per il suo particolare stato di salute”.



Quindi Mirabelli ha aggiunto: “La costituzione considera la salute diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, e quest’ultimo consente di rendere obbligatoria la vaccinazione che non protegga l’individuo e tuteli la comunità dalla diffusione di una grave epidemia, quale la attuale. Per farlo occorre una legge o, in caso di necessità ed urgenza, un decreto legge del governo”.