Poco dopo le ore 6:00 di oggi, mercoledì 25 agosto 2021, è stato comunicato il bollettino vaccini covid odierno, il report con tutti gli aggiornamenti sulla campagna vaccinale anti coronavirus. Partiamo ovviamente dal dato principale, quello relativo al numero di dosi somministrate in totale negli ultimi quasi 8 mesi (la campagna è scattata il 27 dicembre 2020), che è salito a quota 75.8 milioni, un dato cresciuto di circa 200mila unità rispetto alla precedente comunicazione (qui il bollettino vaccini di ieri).



Di pari passo cresce anche il dato relativo agli immunizzati, coloro che hanno ricevuto già due dosi di vaccino o eventualmente il monodose di Johnson & Johnson, aggiornato a quota 36.6 milioni, pari al 67.9 per cento del totale della popolazione vaccinabile over 12. Infine il numero di dosi consegnate in Italia, un totale di 82.6 milioni, di cui la stragrande maggioranza a firma Pfizer/BioNTech (57.1), altri 12 milioni di Vaxzevria, ex Astrazeneca, quindi 11.4 di Moderna, e infine 1.9 milioni firmati Janssen.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 25 AGOSTO: ABRIGNANI E GELMINI SULL’OBBLIGO VACCINI

Intanto si continua a discutere dell’obbligo vaccinale, e sono numerosi coloro che si dicono a favore, come ad esempio il professor Sergio Abrignani, immunologo e membro del Comitato tecnico scientifico che intervistato ieri da QN ha ribadito il proprio pensiero, spiegando: “Abbiamo tanti vaccini efficaci e stiamo ancora a discutere sull’obbligatorietà. E’ prevista per la difterite e la polio, molto meno contagiosi e letali del Covid. E’ surreale, non capisco cosa aspettiamo”. Secondo Abrigani “non è un problema di libertà, ma di protezione di mezzo milione di italiani fragili lasciati alla merce’ di chi potrebbe ucciderli infettandoli”.



Così invece Maria Stella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie: ”Concordo con il ministro Brunetta: il vaccino sarebbe indispensabile per chi fa front office nella Pa e per chi lavora nei servizi pubblici. Del resto l’obbligo vaccinale non è un’eresia: esiste già per alcune malattie. Una decisione del genere però spetta al Parlamento. La mia opinione è che occorre attendere i dati: se dovessimo giudicare irraggiungibile la copertura dell’80% della popolazione non vedrei alternative”.