Facciamo il consueto punto mattutino sulla campagna di vaccinazione anti covid in Italia, analizzando il bollettino vaccini covid di oggi, mercoledì 26 gennaio 2022. Come sempre, dopo le ore 6:00 di stamane, il Ministero della Salute e l’Iss, l’istituto superiore di sanità hanno certificato e ufficializzato i nuovi dati, a cominciare dal numero totale di dosi somministrate, che rispetto al bollettino di ieri è aumentato di circa 500mila, portandosi alla straordinaria cifra di 125.2 milioni di inoculazioni.



Gli incrementi maggiori sono stati registrati nelle terze dosi e nelle prime dosi, e ad oggi vi sono 31.1 milioni di italiani che hanno ricevuto il booster, mentre altri 48.8 milioni hanno almeno una dose di vaccino in corpo, per un totale pari al 90.3 per cento della platea di vaccinabili. Gli immunizzati, coloro che hanno completato il primo ciclo vaccinale sono invece saliti a quota 47.1 milioni (l’87.2 per cento del totale). Infine il solito sguardo alle dosi di vaccino consegnate in Italia, ad oggi a quota 124.8 milioni.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 26 GENNAIO: LE PAROLE DI ROBERTO FUMAGALLI

E a proposito di vaccini anti covid sono alquanto eloquenti ma soprattutto drammatiche le parole di Roberto Fumagalli, direttore del dipartimento di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Niguarda di Milano, che intervistato ieri dal Corriere della Sera ha spiegato come arrivano in ospedale certi pazienti no vax affetti da covid.

“Quando c’è una malattia grave che colpisce i polmoni lo sforzo che si fa per respirare provoca un ulteriore danno meccanico, dovuto all’iperventilazione. Vediamo dei non vaccinati arrivare in ospedale con il tessuto polmonare quasi completamente distrutto (anche al 90%), proprio per questo circolo vizioso: la difficoltà respiratoria e il conseguente angoscioso desiderio di soddisfare la fame d’aria. Infatti una delle cure che si mettono in atto in caso di Covid grave è il cosiddetto riposo polmonare, che richiede sedazione e ventilazione meccanica”. Dichiarazioni che da sole dovrebbero bastare a convincere le persone a sottoporsi alla vaccinazione, e invece…