Scopriamo anche oggi, sabato 26 giugno, come sta evolvendo la campagna di vaccinazione anti covid in Italia grazie al bollettino vaccini aggiornato stamane dal ministero della salute. Attraverso il consueto report pubblicato sul sito ufficiale governativo, scopriamo che il numero di dosi totali somministrate dal 27 dicembre ad oggi è salito a quota 48.9 milioni, un dato in crescita quindi di 600mila unità rispetto a 24 ore quando il totale comunicato era di 48.3 milioni (qui il bollettino di ieri). Una cifra decisamente positiva, favorita dal fatto che le regioni stanno vaccinando in massa, più del 90% delle dosi totali consegnate ad oggi in Italia che sono pari a 54.6 milioni, di cui 37.4 milioni di Pfizer/BioNTech, altre 10.3 milioni di AstraZeneca, quindi Moderna a quota 5 milioni e infine il solito vaccino di Janssen, l’ultimo approvato dall’Aifa, con 1.8 milioni di dosi consegnate.
Aggiorniamo come di consueto anche il dato relativo agli immunizzati, gli italiani che hanno già completato il ciclo vaccinale con prima e seconda dose o eventuale monodose (in caso di Johnson & Johnson), ad oggi a quota 17.2 milioni, pari al 32 per cento netto totale della popolazione del Belpaese vaccinabile.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 26 GIUGNO: RASI SU MIX VACCINI
Continua l’avanzare delle vaccinazioni e degli immunizzati, e nel contempo, prosegue il dibattito in merito al mix di vaccini, la cosiddetta vaccinazione eterologa (prima dose con un tipo di siero, seconda con un altro). A riguardo ne ha parlato ieri Guido Rasi, ex direttore generale dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, attuale direttore scientifico del network Consulcesi.
Presentando il suo ultimo saggio “Generazione V”, ha spiegato: “La vaccinazione eterologa – parole riportate dall’edizione online di SkyTg24 nella giornata di ieri – cioè con una seconda dose di vaccino diverso dalla prima non è una sperimentazione. Bisognava comunicare meglio. Il numeri dei vaccinati con eterologa non sono pochi, poiché le aziende farmaceutiche hanno già fatto i cosiddetti studi ponte, per esempio per la terza dose con l’uso di diverso vaccino. E gli studi su sicurezza e efficacia erano già stati fatti. Da immunologo sono convintissimo e da regolatore pure”.