Il bollettino vaccini covid di oggi, 26 maggio, fotografia della campagna vaccinale in Italia con gli ultimi dati aggiornati a stamane attorno alle ore 6:00. Il sito ufficiale del governo comunica un totale di 31.8 milioni di dosi di vaccini anti covid somministrate, pari a circa 500.000 in più nelle ultime 24 ore (qui il report di ieri). In totale in Italia sono state consegnate 33.6 milioni di dosi, di cui la stragrande maggioranza di Pfizer/BioNTech, leggasi 22.1, con Vaxzevria, ex AstraZeneca, a quota 7.3, quindi Moderna a 3.3 e Janssen, il vaccino firmato Johnson & Johnson, a 723.750.
Continua la sua crescita anche il dato relativo agli immunizzati, coloro che hanno ricevuto sia la prima quanto la seconda dose di vaccino, ad oggi a quota 10.6 milioni. Le donne vaccinate sono state invece 17.7 milioni, seguita da 14.1 milioni di uomini, mentre, in merito alle categoria, si continua a registrare un incremento di anziani e fragli, precisamente 6.9 milioni di over 80 vaccinati fino ad ora, e 6.8 fra soggetti a rischio a caregiver.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 26 MAGGIO: IL PUNTO SULLE VACCINAZIONI AI GIOVANI
Prosegue intanto il dibattito sulla possibile terza dose di vaccino ai più fragili, e nel contempo, sulle vaccinazioni ai più giovani, la fascia età 12-15 anni. L’ok dell’Ema è atteso per la giornata di venerdì, 28 maggio, e a riguardo il professor Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria, ha spiegato: “Inizieremo a vaccinare i ragazzi in tempi brevi – lle sue parole ai microfoni del programma Buongiorno su Sky Tg24 – dipenderà da chi ha il governo della situazione, però i recenti progressi fatti nella vaccinazione della popolazione ci rendono ottimisti sui tempi”.
Quindi ha ribadito e sottolineato l’importanza del vaccino per sconfiggere la pandemia di covid: “Il vaccino è l’unica documentata e certa opzione per difendersi da un’infezione che ha dimostrato tutta la gravità di cui sa essere responsabile soprattutto negli anziani, e nell’età adulta. Ma non dobbiamo dimenticare che, seppur eccezionalmente, anche nell’età evolutiva purtroppo ci sono stati dei casi che hanno avuto delle forme gravi”.