Il bollettino vaccini Covid registra un’importante crescita oggi, sabato 27 marzo 2021. Come reso noto da governo.it, il totale delle somministrazioni ha raggiunto quota 9.017.095, mentre il totale delle persone vaccinate, ovvero a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino, è di 2.862.386.

La media nazionale della distribuzione delle somministrazioni rispetto alle consegne è dell’82,2%: in testa troviamo P.A. Bolzano (91%), Sicilia (86%), P.A. Trento (85,4%) e Valle d’Aosta (85,1%). In fondo alla classifica troviamo invece Liguria (75,8%), Sardegna (75,1%) e Calabria (73,8%). Passiamo adesso alle somministrazioni per categoria: il bollettino vaccini Covid rende noto che sono state somministrati 2.948.102 vaccini agli operatori sanitari e sociosanitari, 2.835.687 agli ultraottantenni, 1.088.354 ad altre categorie, 909.533 al personale scolastico, 538.189 agli ospiti delle strutture residenziali, 477.539 al personale non sanitario e 219.691 alle forze armate. La maggior parte dei vaccini somministrati è di Pfizer-BioNTech (7.668.180), poi troviamo Astrazeneca (2.474.000) e Moderna (826.600).



BOLLETTINO VACCINI COVID: IL PUNTO DI DRAGHI E SPERANZA

In attesa del nuovo bollettino vaccini Covid del governo, registriamo importanti dichiarazioni da parte del premier Mario Draghi. Intervenuto in conferenza stampa per presentare il nuovo decreto, l’economista ha ribadito che la somministra va fatta in base all’età, ma ha anche avvertito l’Europa: l’Italia è pronta a fare da sola senza segnali di svolta da parte di Bruxelles. Il premier ha anche parlato del vaccino russo Sputnik: «Se tutto va bene sarà disponibile dal secondo semestre». Draghi ha rimarcato che gli italiani avranno tutte le dosi di vaccino per il coronavirus, guardando il trend dei dati delle somministrazioni l’obiettivo del mezzo milione in aprile «si comincia a vedere con un po’ più di probabilità». Il ministro della Salute Roberto Speranza si è invece soffermato sul vaccino Reithera, farmaco “made in Italy”: «Siamo fiduciosi che possa essere pronto entro l’autunno, nel frattempo vanno avanti gli accordi con le case farmaceutiche per la produzione in Italia».



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