Anche questa mattina, sabato 27 novembre, il ministero della salute e l’istituto superiore di sanità hanno comunicato tutti gli ultimi dati aggiornamenti sulla campagna di vaccinazione italiana, il classico bollettino sui vaccini anti covid. Partiamo subito dal dato principale in queste settimane, quello delle terze dosi, giunte a quota 5.4 milioni nel giro di circa due mesi. Il numero totale di somministrazioni è invece salito alla cifra di 94.9 milioni, e ciò significa che nelle ultime 24 ore sono state inoculate circa 400mila dosi, così come potete constatare anche dal bollettino di ieri.



In Italia vi sono 47 milioni di persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino contro il covid, pari al 87.1% del totale, mentre gli immunizzati, coloro che hanno già completato il ciclo, sono saliti a quota 45.5 milioni, l’84.3 per cento della popolazione over 12 vaccinabile. Infine, per quanto riguarda il numero di dosi consegnate, la cifra di oggi segna quota 101 milioni, di cui ben 71.4 milioni a firma Pfizer/BioNTech.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 27 NOVEMBRE: L’APPELLO DI DI MAURO

E strettamente collegato al vaccino anti covid vi è quello contro l’influenza stagionale, che quest’anno, dopo un anno relativamente di calma, è tornata a farsi sentire. A riguardo va sottolineato l’appello di Giuseppe Di Mauro, presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), che uscendo allo scoperto nella giornata di ieri ha spiegato: “Raccomandiamo la vaccinazione gratuita – si legge su Skytg24.it – contro l’influenza a tutti i bambini dai 6 mesi ai 6 anni e a tutti gli altri adolescenti con patologie, o se hanno in famiglia una persona fragile”.



Di Mauro ha poi chiosato “Innanzitutto è importante non prendere l’influenza quest’anno perché tutti i virus saranno un pochino più aggressivi rispetto allo scorso anno. In secondo luogo, fino a quando tutti i bambini non saranno vaccinati contro il COVID, l’antinfluenzale riduce l’incidenza di una patologia, l’influenza, che ha una sintomatologia molto simile al COVID, con conseguenti controlli, tamponi, preoccupazione e impegno per la famiglia ed il pediatra”.