Si rinnova l’appuntamento quotidiano con il bollettino vaccini Covid anche quest’oggi, domenica 28 febbraio 2021. Come siamo ormai abituati a fare tutti i giorni, è arrivato il momento di fare il punto della situazione sull’andamento della campagna vaccinale in Italia da un punto di vista meramente statistico, andando pertanto a scoprire le dosi somministrate fino ad oggi, la percentuale di immunizzati, le regioni che meglio si stanno muovendo e molte altre curiosità. Il dato più interessante, tuttavia, è indiscutibilmente rappresentato dal numero totale di vaccini somministrati, pari a 4.222.695 (+148.120 dosi rispetto a 24 ore fa), dato fornito dal sito ufficiale del Governo e aggiornato alle 8.01 della mattinata odierna.
Le persone immunizzate, ovvero quelle che hanno ricevuto sia la prima dose che quella di richiamo, sono invece 1.391.019, mentre le donne alle quali è stato somministrato il siero al momento sono 2.610.860, contro 1.611.835 uomini. A livello regionale, è sempre la Valle d’Aosta a guardare tutti dall’alto con il 91,6% di dosi somministrate alla propria popolazione, seguita dalla Provincia autonoma di Bolzano (88,8%) e dalla Toscana (81,5%). In fondo al gruppo, invece, troviamo Calabria, Sardegna, Umbria e Liguria. Gli operatori sanitari e sociosanitari che sono stati vaccini sono al momento 2.321.326, mentre continua spedita la vaccinazione degli over 80: 579.039 unità hanno ricevuto il siero.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 28 FEBBRAIO, MAGRINI (AIFA): “SPUTNIK? MANCANO DATI”
Dati del bollettino vaccini Covid a parte, “Il Corriere della Sera” propone un’interessante intervista a Nicola Magrini, direttore di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), il quale si è detto dubbioso circa il vaccino russo: “Sputnik ha dati interessanti, ma andrà approvato prima dall’Ema, come Unione Europea. Se l’Italia volesse fare una decretazione d’urgenza per saltare questo passaggio, sarebbe una scelta politica, non tecnica”. E ancora: “Sulla rivista Lancet sono stati pubblicati risultati molto interessanti, ai quali si è aggiunto il parere positivo e isolato di un gruppo dello Spallanzani, che di fatto però non aggiunge nulla, anzi crea qualche dissonanza. Sputnik andrà approvato e soprattutto validato con una visita ispettiva sulla qualità di produzione dall’Ema. I contatti sono stati avviati, ma il dossier per la registrazione non ancora consegnato. La trasparenza di accesso ai dati deve essere completa e le autorità regolatorie inoltre richiedono una documentazione aggiuntiva sulla qualità e la sicurezza del siero. Solo con tutte queste prove di affidabilità l’Ue darà il via libera”.