E’ giunto il momento di fare il punto sulla campagna vaccinazione in Italia con il nuovo bollettino vaccini covid, quello aggiornato ad oggi, martedì 28 giugno 2021. Stando al report ufficiale comunicato stamane dopo le ore 6:00 dal ministero della salute, in totale sono state somministrate più di cinquanta milioni di dosi in Italia, per l’esattezza 50.452.251, un traguardo importante raggiunto in sei mesi e un giorno, tenendo conto che la campagna è scattata il 27 dicembre 2020.
Il dato è pari al 91.2% del totale delle dosi consegnate, leggasi 55.301.773 (37.404.244 Pfizer-BioNTech, 5.445.037 Moderna, 10.405.986 Vaxzevria-AstraZeneca e 2.046.506 Janssen), mentre, a livello di immunizzati, la cifra racconta di 18 milioni di persone che hanno già completato il ciclo vaccinale (quindi prima e seconda dose o eventualmente solo una dose con Johnson & Johnson), per una percentuale del 33.50% del totale della popolazione vaccinabile over 12, esattamente uno su tre. Nonostante qualche incidente di percorso la campagna di vaccinazione sta proseguendo a vele spiegate, ma per il governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, qualcosa non ha funzionato nella comunicazione.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 28 GIUGNO, LO SFOGO DEL GOVERNATORE DE LUCA
L’ex primo cittadino di Salerno ha infatti puntato il dito in particolare nei confronti del generale e commissario straordinario per l’emergenza covid, Figliuolo, nonchè verso il ministro Speranza: “Mi è capitato di ascoltare il ‘generale con il medagliere’ – dice De Luca – che ha parlato ieri, il quale ci ha raccontato tranquillamente che su Astrazeneca hanno dato 10 comunicazioni diverse, come se lui fosse un turista svedese. Qualcuno glielo dovrebbe ricordare che il Commissario al Covid è lui e quindi, in questi casi, o si dimette il commissario o il ministro della salute o preferibilmente si dimettono tutti e due e se ne vanno a casa, che sarebbe la cosa migliore”. Per De Luca “non ha funzionato una comunicazione nazionale demenziale”, che “ha determinato un rallentamento drammatico e una crisi di fiducia in milioni di cittadini”.