Continua a crescere il numero di dosi di vaccini anti covid somministrate in Italia, così come si evince dal bollettino di oggi, mercoledì 28 luglio 2021, pubblicato poco fa dal ministero della salute e dall’istituto superiore di sanità. Dal 27 dicembre ad oggi, da poco più di sette mesi, sono state inoculate ben 66.4 milioni di dosi, un incremento rispetto a ieri (qui il bollettino), di circa 600mila unità vaccinate. Cresce di pari passo anche il dato degli immunizzati, che ha superato quota 31 milioni, per una percentuale vaccinata di over 12 pari al 57.4%.



Infine, per quanto riguarda le dosi consegnate nel nostro Paese, il dato è cresciuto a quota 69.2 milioni, di cui 47.5 di Pfizer/BioNTech, 11.8 milioni di axzevria (AstraZeneca), 7.5 di Moderna e infine 2.2 milioni del vaccino monodose di Johnson & Johnson. I numeri della campagna vaccinale continuano quindi a crescere, e nel contempo non si placa il dibattito in vista della scuola, quando manca ormai poco più di un mese all’inizio del nuovo anno scolastico. I dirigenti invitano il governo ad introdurre l’obbligo: “Obbligate il personale scolastico a vaccinarsi prima che sia troppo tardi”, mentre nei confronti della fascia 12-18 anni non sembrerebbe esserci la stessa priorità.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 28 LUGLIO, ATTESA LA DECISIONE SULLA SCUOLA

La decisione definitiva giungerà con grande probabilità nella giornata di domani, giovedì 29 luglio, quando verrà comunicato il piano di riapertura degli istituti scolastici. A riguardo Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale preside, ha aggiunto: “E’ fondamentale chiarire se la vaccinazione renda superflua la misura del distanziamento, anche considerando la significativa quota di personale scolastico finora vaccinato. Non possiamo, inoltre, ignorare la questione della vaccinazione degli studenti (circa quattro milioni): si tratta di uno sforzo organizzativo notevole e serve dunque un deciso impegno visti i tempi molto ristretti”.



E ancora: “Va rivista la procedura di tracciamento e messa in quarantena in caso di studenti (o docenti) positivi: se sarà mantenuta quella in vigore l’anno scorso, sarà inevitabile ricorrere di nuovo alla dad”.