Anche oggi, lunedì 29 agosto 2022, sono stati diffusi i dati relativi all’andamento della campagna vaccinale a livello nazionale. L’aggiornamento del bollettino in tempo reale è arrivato alle 6.15 di questa mattina e fotografa una situazione di continua diffusione del vaccino contro il Coronavirus, sebbene con ritmi lontani dalla corsa vertiginosa dello scorso anno. A oggi sono infatti state somministrate 140.290.924 dosi di vaccino, circa un migliaio in più rispetto al totale registrato ieri.



A oggi, il 91,54% degli italiani con più di 12 anni risultano vaccinati con almeno una dose: si tratta di 49.425.343 persone, un numero elevatissimo. Il 90,16% dei cittadini con più di 12 anni ha invece completato il ciclo vaccinale primario, che prevede la somministrazione di due dosi. Rallentamento invece per la campagna relativa alle dosi booster. L’84,03% degli italiani idonei a ricevere la terza dose si è sottoposto alla somministrazione del primo booster, per un totale di 40.082.997 persone, circa 200 in più rispetto a ieri. La quarta dose invece è stata ricevuta dal 16,32% delle persone idonee, per un totale di 2.233.108 cittadini di cui 693.280 sono immunocompromessi oppure fragili.



BOLLETTINO VACCINI COVID, SINTOMI E DIFFERENZE OMICRON 5 E VARIANTE CENTAURUS

Con l’avvicinarsi dell’autunno, il tema dei vaccini torna a essere preponderante e ci si interroga sul ruolo che avrà la nuova variante Centaurus del Coronavirus. “La variante Ba.2.75, o Centaurus, è più trasmissibile di Omicron 5, ma il vaccino bivalente che arriverà a fine ottobre dovrebbe proteggerci anche da questa variante, e potrebbe essere un passo importante verso un vaccino annuale” afferma a La Repubblica Massimo Andreoni, professore ordinario di malattie infettive alla facoltà di medicina dell’Università di Roma Tor Vergata e direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.



Secondo l’infettivologo, “Questa  variante si è sicuramente dimostrata a più alto tasso di trasmissibilità” eppure “laddove ha circolato, ha determinato un gran numero di casi, ma non ha provocato un incremento molto significativo dei casi gravi”. Non è ancora chiaro quindi il ruolo che potrebbe giocare la nascente variante Centaurus, anche se “Il rischio di reinfezione, ormai lo abbiamo capito, è sempre alto”, come precisa Andreoni. Al momento si stanno ancora indagando i sintomi che possono caratterizzare questa variante. “Minime differenze ci sono – spiega Massimo Andreoni – le varianti iniziali, per esempio, davano molta più anosmia e perdita del gusto e dell’olfatto rispetto alle varianti successive. […] Invece Centaurus, ma i dati che abbiamo non sono ancora definitivi, sembrerebbe tendere ad andare un po’ di più nei polmoni, e  quindi tendenzialmente potrebbe essere anche più grave”.