Anche oggi, venerdì 3 settembre 2021, si rinnova il tradizionale appuntamento con il bollettino vaccini Covid, che evidenzia, grazie ai dati forniti dal Governo attraverso il portale telematico appositamente allestito, l’andamento della campagna vaccinale in Italia. Più dettagliatamente, alle 6.11 il Ministero della Salute e l’ISS, Istituto Superiore di Sanità, hanno diramato il nuovo report, contenente tutte le statistiche legate alla campagna, ricordiamo, scattata il 27 dicembre scorso. Il totale delle dosi che sono state somministrate fino a questo momento è pari a 78.497.024.



La percentuale è pari all’89,1% delle dosi che sono state consegnate nel nostro Paese, ovvero 88.141.991, di cui 62.663.444 Pfizer/BioNTech, 11.486.106 Moderna, 12.033.658 Vaxzevria (ex AstraZeneca) e 1.958.783 Janssen (Johnson&Johnson). Cresce anche il totale inerente a coloro che hanno già completato il ciclo vaccinale: si tratta di 38.284.063 persone, pari al 70,88% della popolazione totale over 12. Prosegue dunque la rincorsa alla fatidica quota dell’80%, indicata dai virologi come la percentuale minima per poter iniziare a ragionare su un’immunità di gregge che, forse, non sarà mai raggiunta, ma perlomeno potrà essere avvicinata.



VACCINI COVID, SILERI: “GREEN PASS NON È OBBLIGO VACCINALE”

Dopo avere esaminato insieme i dati che compongono il nuovo bollettino vaccini Covid, riportiamo l’intervento delle scorse ore del sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ai microfoni di Radio Cusano Campus. L’esperto ha dichiarato che “paragonare il Green Pass a un obbligo indiretto a vaccinarsi è scorretto”. Il certificato verde “è sicurezza sanitaria perché consente forme di aggregazione prima impossibili, in sicurezza, ma è anche una straordinaria opera di screening, in quanto chi non ha il vaccino deve fare il tampone per avere il Green Pass. Grazie a quel tampone, che altrimenti la persona non avrebbe fatto, scopriamo molti casi. E sono molti quelli che vengono scoperti positivi in questo modo”.



Sileri ha poi sottolineato che, volgendo lo sguardo ai numeri dei casi Covid “che erano esplosi a luglio a causa della variante Delta“, adesso “ci siamo stabilizzati sui 6-8mila casi al giorno e tutto ciò è stato possibile grazie alla protezione della vaccinazione, ma anche agli screening effettuati attraverso l’alto numero di tamponi fatti”.