Continuano a crescere le dosi di vaccino anti covid somministrate in Italia, e la conferma la si ha dal bollettino di oggi, giovedì 30 dicembre 2021, emesso poco dopo le ore 6:00 dal ministero della salute. Il numero di somministrazioni, in questo primo anno di introduzione del siero anti coronavirus, si è portato a quota 110.2 milioni, in crescita di circa 600mila unità rispetto al bollettino della giornata di ieri, che potete trovare qui. Le terze dosi, invece, sono giunte ad oggi a quota 18.7 milioni, mentre il dato relativo alle persone che hanno ricevuto almeno una dose si è portato a 48 milioni, una percentuale pari all’88.91 per cento del totale dei vaccinabili over 12.



Aumentano, anche se leggermente, gli immunizzati, le persone del nostro Paese che hanno completato il ciclo vaccinale con le classiche due dosi, ad oggi a quota 46.3 milioni, mentre il numero di farmaci consegnati in Italia in questo anno ha raggiunto la quota di 114 milioni.

BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 30 DICEMBRE: GARATTINI SPINGE PER L’OBBLIGO

Intanto si continua a parlare di obbligo vaccinale anti covid, alla luce del nocciolo duro di no vax che sta resistendo a green pass e limitazioni della vita social. Secondo Silvio Garattini, autorevole farmacologo italiano, fondatore e presidente dell’istituto Mario Negri di Milano, quella dell’obbligo è l’unica via percorribile per contenere i contagi. Intervistato ieri dai microfoni del quotidiano La Nazione ha spiegato: “Il governo, per contenere questo boom di casi, ha tre strade: obbligo vaccinale, lockdown per i no vax, eliminare i tamponi dal Green pass. Ma la prima via è quella maestra, non c’è più tempo da perdere, l’esecutivo deve avere più coraggio”.



Garattini ha proseguito nella sua disamina, spiegando: “Non è accettabile che ancora così tante persone rifiutino l’antidoto incidendo sulla situazione generale. La maggior parte dei pazienti in Terapia intensiva è no vax. Il governo deve avere il coraggio di prendere questa decisione. I dati dicono che c’è necessità e siamo in ritardo. La vaccinazione e la guarigione – ha poi concluso – rappresentano una sicura protezione, il test assolutamente no. È una fotografia di un determinato momento, che non copre dalla malattia”.

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