E’ stato reso pubblico come ogni mattina da un anno e mezzo a questa parte, il nuovo bollettino vaccini covid di oggi, sabato 30 luglio 2022. Senza perderci troppo in chiacchiere scopriamo subito tutti i nuovi dati aggiornati, a cominciare dal totale di dosi somministrate che è salito nelle ultime 24 ore a quota 139.5 milioni, per un incremento standard di circa 50/100 mila dosi, così come si evince anche consultando il bollettino vaccini covid di ieri.



Continuano a crescere le quarte dosi, il secondo booster destinato a tutti gli over 60 e ai fragili, ad oggi a quota 1.75 milioni, mentre le terze dosi hanno raggiunto l’ottimo totale di 39.9 milioni di inoculazioni. Fermi invece tutti gli altri indicatori, a cominciare da coloro che hanno completato il primo ciclo vaccinale, ovvero, prima e seconda dose di vaccino covid, che ad oggi sono in totale 48.6 milioni, per una percentuale comunque ottima del 90 per cento degli italiani aventi diritto.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 30 LUGLIO: BASSETTI SULLA QUARTA DOSE

Nella giornata di ieri è tornato a parlare il professore Matteo Bassetti, primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, in merito alla campagna di vaccinazione relativa alla quarta dose, dallo stesso ampiamente critica. “Purtroppo c’è da dire che questa campagna vaccinale 2022 rende ancora più merito al grande lavoro fatto dal generale Francesco Paolo Figliuolo”, ha detto ai microfoni dell’Adnkronos salute. “Oggi manca completamente un regista esterno come è stato lui nel 2021”, ha aggiunto, precisando: “Pensate che disastro sarebbe stata la campagna vaccinale” per le prime dosi “se fosse stata gestita dagli stessi che stanno gestendo le quarte dosi”.



“Meno male che c’è stato Figliuolo – ha continuato Bassetti – che ci ha permesso di vaccinarci nel 90% dei casi. Quindi un applauso ancora più forte oggi va a lui. Mentre è un disastro annunciato quello delle quarte dosi. E credo che la campagna fatta in questo modo, e lanciata in questi giorni con testimonial il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, ne sia la dimostrazione. E’ una campagna molto ideologica e con l’ideologia nella medicina si va poco lontano”.