Il bollettino vaccini Covid si presenta puntuale anche all’appuntamento di oggi, domenica 31 ottobre 2021. Grazie alle statistiche fornite dal portale appositamente allestito dal Governo meno di dieci mesi fa, quando la campagna vaccinale ha preso ufficialmente il via (era il 27 dicembre 2020, ndr), l’intero Belpaese può rimanere costantemente aggiornato sull’andamento delle vaccinazioni, perno fondamentale attorno a cui ruota l’intera battaglia contro il Coronavirus, che si protrae ormai da poco meno di due anni.



Stando al report diramato alle 6.11 di oggi, in Italia sono state somministrate in totale ben 89.789.034 dosi. Il totale delle persone che hanno già completato il ciclo vaccinale con la doppia dose di siero o con il preparato monodose Johnson&Johnson, è invece arrivato a quota 44.753.197, pari all’82,86 per cento della popolazione vaccinabile over 12, mentre, per quanto concerne le terze dosi, oggi il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità comunicano 1.291.980 richiami eseguiti, di cui 260.176 inoculazioni addizionali. Infine, sguardo al numero di dosi consegnate in Italia, pari a 99.784.121.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 31 OTTOBRE, L’ASSESSORE PUGLIESE LOPALCO: “VACCINATEVI, IL VIRUS ORA STA CIRCOLANDO DI PIÙ”

Dopo avere esaminato il bollettino vaccini Covid di oggi, domenica 31 ottobre 2021, riportiamo di seguito le dichiarazioni pubblicate su Facebook dall’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco. Queste sono state le sue parole circa l’argomento vaccinazione anti-Coronavirus: “Vaccinatevi, la circolazione virale sta aumentando. Non fatelo per gli altri, ma per voi stessi. Tutte le stupidaggini che qualcuno racconta sulla possibilità di curare il virus con questa o quell’altra terapia miracolosa sono, appunto, stupidaggini”.



Lopalco, nel prosieguo del suo intervento a mezzo social, ha precisato che affrontare il contagio da SARS-CoV-2 senza vaccinazione è “un po’ come giocare alla roulette russa: man mano che passa il tempo la probabilità che vada a finire male aumenta”. Un paragone scelto per significare ulteriormente la necessità da parte della popolazione italiana di ricorrere all’inoculazione del siero.