E’ giunto il momento di fare il consueto punto sulla campagna di vaccinazione anti covid in Italia, grazie al bollettino vaccini covid di oggi, martedì 5 luglio 2022. Prosegue l’estate e nel contempo prosegue l’immobilismo nelle somministrazioni visto che, anche oggi, dobbiamo segnalare una situazione di stallo. Il totale di inoculazioni si è portato a quota 138.3 milioni di dosi, per un incremento rispetto a quanto segnalato nel bollettino vaccini covid di ieri pari a circa 50mila dosi o poco meno.
Le quarte dosi sono ancora lontane dalla quota simbolica di un milione, avendo raggiunto le 924.597 somministrazioni, mentre le terze dosi sono stabili da tempo a 39.8 milioni, esattamente l’83.4 per cento del totale della popolazione vaccinabile. Non si sbloccano anche le somministrazioni nei confronti dei minori, della fascia 5-11 anni, ancor di più ora che le scuole son finite: a riguardo vanno sottolineati gli 1.27 milioni di bimbi vaccinati con ciclo completo e gli 1.39 milioni con una sola dose.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI5 LUGLIO: IL COMMENTO DI REMUZZI
Ed è tornato a parlare di vaccini anti covid, lo stimato professor Remuzzi dell’istituto Mario Negri di Milano, che ha partecipato al “Secondo Marc Verstraete memorial lecture”, organizzato dall’I.R.C.C.S. Neuromed: “Dobbiamo chiederci fino a quando si possono dire bugie – le sue parole come si legge su primativvu.it – in un mondo libero possiamo immaginare che chiunque sia libero di farlo, pur sapendolo. Ma se la bugia mette a rischio la salute delle persone, o addirittura arriva a farle morire, ad esempio dicendo che non bisogna vaccinarsi perché il vaccino è peggio della malattia, questo non si dovrebbe fare”.
Quindi Remuzzi ha aggiunto: “Teniamo conto che è appena stato pubblicato un lavoro su Lancet Infectious Diseases che dimostra come nel solo 2021 il vaccino abbia evitato la morte di venti milioni di persone. Di fronte a questo dato, la discussione sul vaccino dovrebbe essere chiusa. Non ci dovrebbe più essere un conduttore che cerca il confronto tra qualcuno che sia ‘pro’ e uno che sia ‘contro’. Nel caso dei vaccini, con questi dati alla mano, non c’è più una ‘altra campana’ da sentire”.