E’ tutto pronto come ogni mattina per visionare il bollettino vaccino covid del giorno, in questo caso di oggi, mercoledì 6 aprile 2022. La comunicazione è giunta puntuale poco dopo le ore 6:00 da parte del ministero della salute e dell’Iss, l’istituto superiore di sanità, e ancora una volta ha confermato una situazione di immobilità, con pochi vaccini somministrati. Il totale delle dosi è giunto a quota 136.07 milioni, per una crescita rispetto al bollettino di ieri di circa 50mila inoculazioni, un incremento giornaliero che si sta registrando da circa un mese.
Il numero di terze dosi è invece giunto a quota 38.9 milioni, mentre gli italiani immunizzati, che hanno completato il primo ciclo vaccinale, quindi le due dosi di Pfizer, Moderna o Astrazeneca, o eventualmente il monodose di Johnson & Johnson, sono in totale 48.5 milioni, pari all’89.8 per cento della platea di vaccinabili. In merito invece agli italiani che hanno ricevuto la prima dose, il dato segna quota 49.3 milioni, mentre, le consegne in Italia sono sempre ferme a quota 141.9 milioni, alla luce anche dell’immobilità da un paio di mesi a questa parte.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 6 APRILE: IL COMMENTO DI COSTA
Ed è tornato a parlare di vaccino anti covid nella giornata di ieri, il sottosegretario alla salute, Andrea Costa. Intervistato negli studi del programma mattutino di La7, Omnibus, l’esponente dell’esecutivo ha ribadito per l’ennesima volta l’importanza della vaccinazione contro il covid. “La difesa più grande rimane comunque il vaccino – le sue dichiarazioni in diretta tv sul settimo canale – anche se siamo in una fase di allentamento delle misure restrittive dobbiamo assolutamente veicolare un messaggio con forza”.
Poi Costa ha aggiunto: “Tutti gli italiani che devono ancora ricevere la terza dose, e sono circa 4 milioni, devono farla, perché è solamente così, anche di fronte ad una recrudescenza del virus, che avremo una platea di cittadini maggiormente protetta. Il rischio oggettivo è che allentare delle misure potrebbe fungere in questo momento da deterrente a coloro che devono ricevere la terza dose. Su questo dobbiamo essere chiari e netti e dobbiamo cogliere l’occasione per veicolare un messaggio rassicurante e dire che è importante ricevere la terza dose”.