E’ giunto il momento di scoprire come sta procedendo la campagna di vaccinazione in Italia. Scattata il 27 dicembre scorsa, a poco più di sei mesi di distanza il bollettino vaccini covid di oggi, martedì 6 luglio, segnala 54.3 milioni di dosi totali somministrate, un numero in aumento di circa 700mila unità rispetto a 24 ore fa (qui il bollettino di ieri).
Sale anche il dato relativo agli immunizzati, ad oggi 21.2 milioni (pari al 39.2 della popolazione totale vaccinabile over 12), e numero da tenere sott’occhio in particolare in questo periodo, visto che gli esperti sono concordi sul fatto che la variante Delta venga sconfitta solo con una doppia dose vaccinale, a completamento quindi del ciclo. Infine, in merito al numero di dosi consegnate in Italia, continua a crescere il dato totale, pari a 60.9 milioni di cui 41 di Pfizer/BioNTech, altre 11.7 di AstraZeneca/Vaxzevria, quindi 5.9 di Moderna, e infine, 2.2 milioni firmate Johnson & Johnson, il vaccino di Janssen.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 6 LUGLIO
La campagna di vaccinazione sta proseguendo sempre a ritmo spedito, e non bisogna assolutamente alzare il piede dall’acceleratore visto che la già sopracitata variante Delta si sta facendo sempre più minacciosa, con i casi che sono diminuiti di meno nell’ultima settimana rispetto a quella precedente. A riguardo ne ha parlato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che ai microfoni del programma ‘L’Italia s’è desta’ di Radio Cusano Campus ha ammesso: “Si sta verificando quello che ci si immaginava: se una variante più contagiosa inizia a diffondersi ed è destinata a diventare predominante, e’ normale che i casi aumentino”.
“Se le Regioni – ha aggiunto il dottor Cartabellotta – effettuano il tracciamento, fanno il sequenziamento e se si proteggono anziani e fragili con due dosi di vaccino noi vedremo un aumento dei contagi nelle prossime settimane, ma non di ricoveri e decessi. Il nostro tallone d’Achille in questo momento è rappresentato dai 2,5 milioni di over 60 non vaccinati, ma anche da coloro che hanno fatto solo una dose, per questo dobbiamo accelerare con le seconde dosi”.