Il consueto bollettino vaccini anti covid è stato pubblicato anche oggi, venerdì 6 maggio 2022, puntuale come sempre poco dopo le ore 6:00 di stamattina. Secondo gli ultimi dati ufficiali aggiornati dall’Iss, l’istituto superiore di sanità, e il ministero della salute, il totale di dosi somministrate di vaccino contro il coronavirus si è portato a quota 137 milioni, all’incirca 50mila in più rispetto al totale comunicato nel bollettino vaccini covid di ieri.
Le quarte dosi, il secondo booster riservato per ora solo ai fragili, sono salite a quota 145.883, mentre il primo richiamo è di fatto stabile da giorni a quota 39.3 milioni, pari all’82.5 per cento del totale della popolazione vaccinabile. Le inoculazioni contro il covid continuano quindi a confermarsi “immobili”, così come sta avvenendo da un paio di mesi a questa parte, e anche per quanto riguarda i bambini le cose non stanno progredendo più di tanto, tenendo conto che ad oggi sono 1.2 milioni i piccoli di età compresa fra i 5 e 11 anni che hanno ricevuto le due dosi di vaccino, e che sono quindi immunizzati, mentre i bambini che hanno almeno una dose sono in totale 1.3 milioni, pari al 37.9 per cento della platea di vaccinabili.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 6 MAGGIO: IL COMMENTO DI CARTABELLOTTA
E per meglio fare il punto sulla situazione vaccini anti covid in Italia, ci viene in aiuto il consueto bollettino settimanale della Fondazione Gimbe, emesso come sempre nella giornata di ieri. Nel report riferito al periodo 27 aprile-3 maggio, si sottolinea come siano quasi 2.7 milioni le persone che non abbiano ancora fatto la terza dose nonostante abbiano completato il primo ciclo vaccinale, pari al 5.6 per cento della platea. In questa fascia vi sono nette differenze regionali, come ad esempio in Umbria, dove rientra solo il 2.9 per cento, mentre nella Provincia Autonoma di Bolzano il dato sale al 10.6 per cento.
Vi sono poi 5,65 milioni di persone senza terza dose che non possono invece riceverla subito in quanto hanno fatto il covid da meno di 120 giorni, pari all’11,8% della platea. Anche in questo caso vi sono nette differenze regionali, passando dal 7,9% della Valle D’Aosta al 14,8% dell’Umbria. Cartabellotta, presidente della Gimbe conclude parlando della quarta dose che “procede al rallentatore”, e anche in questo caso con ampie e “inaccettabili diseguaglianze regionali”.