E’ giovedì 7 aprile 2022, e anche oggi andremo a scoprire il bollettino vaccini covid, il report contenente tutti i numeri ufficiali in merito alla campagna di vaccinazione di massa, che ricordiamo, è scattata in Italia a fine 2020, precisamente il 27 dicembre di due anni fa. Come ormai sta avvenendo da più di un mese a questa parte, anche il bollettino odierno ha confermato una situazione di stallo, visto che in totale le dosi somministrate sono salite a quota 136.1 milioni, per un incremento di circa 50mila dosi rispetto al report di ieri.
Il numero delle terze dosi si è invece portato a quota 38.9 milioni, mentre gli italiani che hanno completato il primo ciclo vaccinale, i cosiddetti immunizzati, sono ad oggi 48.5 milioni, pari all’89.8 per cento del totale della popolazione di vaccinabili. Infine, in merito agli italiani che sono in procinto di immunizzarsi, quindi che hanno ricevuto almeno una dose, il dato è salito a quota 49.3milioni, pari al 91.3 per cento totale. Ricordiamo anche le dosi di vaccini consegnate in Italia, sempre ferme a quota 141.9 milioni.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 7 APRILE: IL COMMENTO DEL PROF GILESTRO
Negli ultimi giorni si sta diffondendo la nuova variante XE, ricombinante di Omicron 1 e 2, e a riguardo, parlando dei vaccini, ha detto la sua il professor italiano Giorgio Gilestro, docente di Neurobiologia all’Imperial College di Londra: “È presto per preoccuparci ma dobbiamo aspettarci che arriverà – le sue parole rilasciate ieri ai microfoni di Skytg24.it – se non sarà questa, ci sarà comunque un’altra variante che prenderà il sopravvento e genererà un’altra ondata. Questo è l’andamento che vedremo nei prossimi mesi. Ci preoccuperemo quando vedremo che queste varianti riusciranno a prendere il sopravvento sui vaccini come già Omicron ha fatto, in particolare per quanto riguarda la trasmissione”.
Quindi Gilestro ha ribadito l’efficacia dei vaccini: “Ma comunque i vaccini mantengono un discreto livello di protezione dai sintomi severi, quindi si andrà avanti così. Non è finita, gli ospedalizzati sono cresciuti e andranno avanti a ondate in cui per necessità di cose si dovrà limitare tutto quello che non è Covid. Prima o poi quello che potrebbe succedere è l’arrivo di una variante, Xe o un’altra, che non solo avrà la capacità di infettare i vaccinati ma inizierà a portare anche sintomi meno lievi. In quel caso il rischio è di avere molte più persone ricoverate. Impossibile dire quando questo succederà. Va bene ed è giusto che le persone si muovano, il problema è che certi paesi non fanno più test”.