Il bollettino vaccini covid di oggi, giovedì 7 luglio 2022, è stato comunicato come sempre puntuale dopo le ore 6:00 di oggi: vediamolo insieme. Secondo i dati ufficiali forniti dal ministero della salute e dall’Iss, l’Istituto superiore di sanità, il numero totale di dosi somministrate dal 27 dicembre 2020 ad oggi, è salito a quota 138.3 milioni, il che significa che rispetto al totale comunicato nel bollettino vaccini covid di ieri si è avuto un incremento di circa ***mila dosi.
Le quarte dosi sono quelle che crescono di più ma comunque molto lentamente, portandosi a quota 042.071, mentre sono fermi tutti gli altri indicatori, a cominciare dagli italiani che hanno effettuato il primo booster o terza dose, per un totale di 39.8 milioni, pari all’83.4 per cento del totale dei vaccinabili. Fermi, infine, anche i numeri riguardanti i nostri connazionali che hanno completato il primo ciclo vaccinale, quindi le due prime dosi, e coloro che hanno ricevuto solo una dose, per un totale rispettivamente di 48.6 milioni e 49.4 milioni.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 7 LUGLIO: PREGLIASCO E I FARMACI AGGIORNATI
E dei vaccini anti covid, ed in particolare dei nuovi vaccini aggiornati che dovrebbero arrivare in autunno, ha parlato il professor Fabrizio Pregliasco. Intervistato ieri dai microfoni di Repubblica, ha spiegato: “Tutti gli aggiornamenti dei vaccini incrementano la capacità di protezione. È la stessa cosa che succede con il vaccino dell’influenza che cambia ogni anno”. E’ lecito chiedersi comunque se i vaccini saranno realmente aggiornati a settembre, vista la quantità di varianti che compare, e se non sarebbe meglio un vaccino pan-coronavirus? “Si sta lavorando in questa direzione, ma ci vuole del tempo – aggiunge Pregliasco -. I risultati sono interessanti, il problema è che non è facile trovare gli antigeni su cui puntare”.
Sulla quarta dose, che come si evince dai dati del bollettino vaccini covid, sta andando a rilento: “Certamente la quarta dose avrebbe aiutato a ridurre i contagi, ma soprattutto a ridurre gli effetti pesanti e la mortalità tra i fragili. La diversa proporzionalità tra numero di nuovi contagi e casi gravi è legata a due effetti: da una parte il virus si è rabbonito, ma è anche vero che inciampa in persone che sono già guarite. Infatti, il 9% dei casi giornalieri è di persone che si reinfettano. Potremmo dire che il nostro organismo è come l’Ucraina, cioè riesce a tamponare l’invasione del virus. Inoltre, si imbatte in persone che hanno una protezione residua che non impedisce al virus di infettarle, ma che riescono a reagire”.