Il bollettino vaccini anti covid della giornata di oggi, martedì 8 marzo 2022, è stato comunicato poco fa dal Ministero della salute e dall’Iss, l’Istituto superiore di sanità. Attorno alle ore 6:00 è giunto il nuovo aggiornamento con tutti gli ultimi numeri ufficiali sulla campagna di vaccinazione anti covid in Italia, scattata il 27 dicembre di due anni fa. Ad oggi, in questi poco più di 14 mesi, sono state inoculate ben 134.6 milioni di dosi di vaccini anti covid, e ciò significa che nelle ultime 24 ore sono state somministrate circa 100mila vaccini, così come si può evincere dal bollettino di ieri.



In merito alle persone immunizzate, coloro che hanno completato il primo ciclo vaccinale, le canoniche prime due dosi (o il monodose in caso di Johnson & Johnson), il dato segna oggi quota 48.3 milioni, pari all’89.4 per cento del totale della popolazione vaccinabile. Per quanto riguarda invece gli italiani con almeno una dose, il dato segna quota 49.2 milioni, ben il 91.2 per cento del totale. Infine uno sguardo al numero di dosi consegnate in Italia, ben 139.8 milioni.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 8 MARZO: IL COMMENTO DI SILERI

Nella giornata di ieri è tornato allo scoperto il sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, che intervistato dai microfoni de Il Tempo si è soffermato anche sulla campagna di vaccinazione riguardante i profughi provenienti dall’Ucraina: “Stiamo parlando di circa 10.000 persone – ha spiegato l’esponente del governo in quota Movimento 5 Stelle – vedremo nei prossimi giorni se il flusso aumenterà, e di quanto. A tutti i profughi in arrivo in Italia verrà fatto il tampone, a tutti verrà offerta la vaccinazione o il richiamo, oltre ovviamente all’accesso completo ai servizi del nostro sistema sanitario: ricordiamo che tra i profughi vi sono tanti soggetti fragili”.



Sileri ha poi aggiunto, parlando di quanto accadrà nei prossimi giorni, soprattutto sul green pass: “C’è una discussione in atto tra tutte le forze politiche che sostengono il governo sulla gradualità e sui tempi di allentamento delle misure, visto che la situazione epidemiologica continua a migliorare. Come sempre, si deciderà ascoltando la scienza, valutando i dati epidemiologici e i suggerimenti del Cts: è un metodo di lavoro che sinora ha funzionato, e non vedo la necessità di modificarlo. Ciò che conta veramente – ha concluso – è la direzione che abbiamo intrapreso grazie al miglioramento della situazione epidemiologica, che ci porterà progressivamente e con gradualità alla rimozione delle misure di contenimento del virus”.