E’ stato emesso poco fa il consueto bollettino sulla somministrazione dei vaccini covid, quello aggiornato ad oggi, mercoledì 8 settembre. Attorno alle ore 6:00 il ministero della salute e l’istituto superiore di sanità hanno comunicato tutti i principali dati riguardanti la campagna vaccinale in Italia, che ricordiamo, è scattata lo scorso 27 dicembre 2020. Il numero totale di dosi somministrate è salito a quota 79.7 milioni, per un incremento rispetto a ieri di circa 300mila unità (qui il bollettino del 7 settembre 2021).



Cresce di pari passo anche il dato più importante, quello degli immunizzati, ovvero, coloro che hanno completato il ciclo vaccinale, ad oggi ben 39 milioni (+200mila), pari al 72.3 per cento della popolazione over 12 vaccinabile. Le dosi consegnate in Italia sono state invece 89.7 milioni, di cui 62.6 milioni a firma Pfizer/BioNTech, quindi 13 milioni di Moderna, che ha superato così Astrazeneca, ferma a quota 12 milioni, e infine, le solite 1.9 milioni di dosi di Johnson & Johnson. Segnaliamo la Lombardia come regione più efficiente, con 14 milioni di vaccini somministrati su 15.3 consegnati, per una percentuale del 92%.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 8 SETTEMBRE, IL PROFESSOR CAUDA SULLA TERZA DOSE

Intanto si avvicina la terza dose, che scatterà dalla fine di questo mese e a riguardo ne ha parlato il professor Cauda ai microfoni dell’Avvenire: “Lo chiamerei più propriamente richiamo per consolidare e aumentare la durata dell’immunità. Si fa già per altri vaccini la terza dose? Sì, per esempio contro il tetano o la poliomelite. Anche in età pediatrica a distanza di pochi mesi si somministra lo stesso vaccino per richiamare e rinforzare la durata dell’immunità. Non è perciò una novità portata dal Covid-19”.



In merito agli studi che fanno notare come per i pazienti fragili gli anticorpi siano minori, il professor Cauda commenta: “Degli studi dimostrano che con due dosi in alcune categorie non si raggiunge una efficace protezione, mentre con la terza il valore supera il 50% che è il livello di sufficienza posto dall’Oms”.