Inizia una nuova settimana ed è quindi giunto il momento di dare uno sguardo al nuovo bollettino vaccini covid, il report con tutti gli aggiornamenti di oggi, lunedì 9 maggio 2022. Come sempre i numeri ufficiali sono giunti stamattina presto a firma ministero della salute e Iss, istituto superiore di sanità, e ancora una volta viene confermata una situazione di immobilità. Le dosi totali di vaccino anti covid somministrate sono salite a quota 137 milioni, circa 50mila in più rispetto ai dati comunicati nel bollettino di ieri, a conferma dello stallo ormai in atto da un paio di mesi a questa parte.



Crescono molto lentamente le quarte dosi, il secondo booster per i fragili e gli anziani, ad oggi a quota 155.315, mentre le terze dosi sono giunte in totale a 39.4 milioni, pari all’82.6 per cento della platea di vaccinabili. Fermi infine anche i dati relativi agli immunizzati (coloro che hanno completato il primo ciclo vaccinale), e a quelli che hanno ricevuto solo la prima dose, rispettivamente a quota 48.6 milioni e 49.3 milioni.



BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 9 MAGGIO: IL COMMENTO DI PREGLIASCO

Ed è tornato a parlare di vaccini anti covid il professor Fabrizio Pregliasco, direttore dell’ospedale Galeazzi di Milano nonché autorevole voce nella pandemia di coronavirus da quasi due anni e mezzo a questa parte. Intervistato dai microfoni del quotidiano La Stampa il camice bianco meneghino si è soffermato sulle migliaia di reinfezioni degli ultimi mesi a causa della nuova variante di Omicron che sembrerebbe in qualche modo eludere i vaccini. Proprio per questo, secondo Pregliasco, diventa basilare la quarta dose «in questo quadro – ha spiegato ieri Pregliasco, interpellato dai microfoni del quotidiano La Stampa – diventa fondamentale per gli anziani e in prospettiva per tutti».



Poi il medico ha aggiunto, riferendosi alle continue mutazioni del covid: «in autunno si rischia una nuova ondata» e il Sars-Cov-2 «resta molto contagioso, più di morbillo e varicella, dunque sui grandi numeri assai pericoloso». Chiusura dedicate alle vittime che «sono almeno quattro volte quelle provocate dall’influenza. Come se ogni giorno cadesse un aereo».