Sono in tutto 14,577.527 le terze dosi somministrate in Italia secondo l’ultimo aggiornamento del bollettino vaccini anti-Covid fornito da Palazzo Chigi e dalla struttura commissariale del generale Francesco Paolo Figliuolo. Il totale di italiani che hanno ricevuto almeno una dose o sono guariti dal Covid (al massimo da 6 mesi) raggiunge quota 48.198.011 da inizio della campagna vaccinale.



Si sfiora insomma il 90% della popolazione over 12: per la fascia invece 5-11 anni, la campagna come è noto è appena cominciata (lo scorso 16 dicembre, ndr) e in pochi giorni ha raggiunto quota 52.869 ragazzi vaccinati con almeno una dose (solo 68 con ciclo completato), con un totale invece di guariti negli ultimi 6 mesi pari a 106.921 unità. Negli ultimi sette giorni (dal 13 al 19 dicembre) sono state effettuate in Italia 3.2 milioni di vaccinazioni: di queste, 2 milioni sono state effettuate con dosi Moderna, 1,2 con Pfizer.



VACCINI COVID, VERSO NUOVA ESTENSIONE OBBLIGO

L’intento del Governo è quello di aumentare comunque la velocità delle terze dosi, ampliando il più possibile alla maggioranza di 40 milioni e oltre di italiani che hanno già completato il ciclo iniziale dei vaccini anti-Covid: come ha spiegato oggi al “Corriere della Sera” il coordinatore Cts Franco Locatelli, «i vaccini ci hanno anche consentito di riprendere quasi tutte le nostre attività, mantenendole aperte e tutelando la ripresa economica del Paese. L’anno scorso, l’Italia era largamente chiusa, eppure il 18 dicembre avevamo più di 2800 pazienti in rianimazione, 674 i decessi. Oggi i ricoverati nelle terapie intensive, in larga parte non vaccinati, superano di poco le 950 unità, al momento, il numero delle persone che hanno perso la vita in una giornata non ha mai superato la soglia di 130». Giovedì prossimo è prevista una Cabina di regia presieduta dal Premier Draghi per dirimere però ulteriori misure di restrizione in vista del Natale: sul tavolo l’obbligo di mascherina all’aperto, tamponi obbligatori per accedere a grandi eventi e potenziale estensione dell’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori, specie chi ha contatti con il pubblico. Ben più dura la “voce” che circola a livello parlamentare di un obbligo vaccinale per chiunque debba andare al lavoro, escludendo dunque l’accesso con tampone negativo.

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