Ancora 0 morti in 24 ore, calano anche i nuovi contagi mentre crescono le persone attualmente malate da coronavirus: questo dice l’ultimo bollettino della Regione Veneto con le variazioni riferite dall’Azienda Zero questa mattina. Da inizio pandemia sono 20.656 le persone colpite dal Covid-19 (+58 rispetto a ieri) ma attualmente positivi al Sars-CoV-2 sono solo 1.240, con lieve rialzo rispetto a ieri di 12 unità: ricoverati nei reparti Covid sono 110 (+1) mentre in terapia intensiva i posti occupati sono solo 9, aumento di un paziente rispetto a sabato. Se si considerano solo i malati ancora attivi e non negativizzati, i ricoverati scendono a 28 (-1) e le terapie intensive stabili a 6: i decessi complessivi restano fermi a 2.083, di cui 1.456 negli ospedali, mentre i dimessi salgono a 3.767 (+1), con anche 17.333 negativizzati (aumentati di 46 in 24 ore).

IL BOLLETTINO DI IERI

Dopo il “balzo” di contagi da coronavirus in Veneto nel bollettino di venerdì scorso, i dati emersi ieri hanno fatto parzialmente rientrare l’importante stato di allerta scattata con quei +164 contagi in un solo giorno: ieri il bollettino Covid-19 complessivo dei dati di mattina e pomeriggio vedono nessun decesso e 63 contagi positivi in più rispetto al giorno prima. Sono in tutto 20.598 i casi positivi da inizio pandemia, con però gli attualmente malati che restano “solo” 1.228: di questi, 1.193 sono in isolamento domiciliare, 6 in terapia intensiva e 29 ricoverati con sintomi. Sono invece 3.767 le persone dimesse dal 21 febbraio fino a ieri, 1.456 il numero drammatico dei morti in ospedale risultati positivi al virus (che però diventano 2.083 considerati quelli “extra-ospedale”). La provincia più colpita resta comunque Treviso con 417 positivi ancora al coronavirus, seguita da Padova con 222, Venezia con 193, Verona con 108, Vicenza 90, Rovigo 22 e Belluno con 13 casi: 36 contagiati attuali sono ancora in attesa di assegnazione e altri 311 hanno il domicilio fuori dal Veneto.

CORONAVIRUS VENETO, PROSEGUE L’ALLARME IMMIGRAZIONE

In attesa però del nuovo bollettino coronavirus che verrà emesso in mattinata dall’Azienda Zero della Regione Veneto, a preoccupare resta il dato importante dei contagi tra le persone immigrate in Italia dal Nord Est: «il virus entra da fuori o qualcuno ce lo porta dentro in Veneto», lamentava ancora ieri il Governatore del Veneto Luca Zaia, a corredo della critica sollevata contro il Governo dal collega leghista del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. I ‘nuovi’ positivi sono al momento in maggioranza all’interno dell’ex caserma Serena come spiegato da Zaia venerdì scorso in conferenza stampa: «i pazienti da lì non devono uscire, continueremo a fare tamponi. I pazienti si negativizzeranno, il prossimo tampone sarà il 12 agosto. Se questi centri non ci fossero, lo ripeto, non avremmo tutti questi positivi».