Cosa dice il bollettino di oggi sul contagio da coronavirus in Veneto? I numeri illustrati da Luca Zaia in conferenza stampa ci dicono che i nuovi casi di contagio nelle ultime 24 ore sono 318. I nuovi decessi sono 23 per un totale di 1059 vittime dall’inizio dell’epidemia. In isolamento 12723 persone ovvero 776 meno di ieri, 4.189 invece i negativizzati virologici. Per quanto riguarda la situazione in terapia intensiva sono 190 i pazienti attualmente ricoverati, ovvero 6 in meno di quelli ricoverati per altre patologie. Zaia ha poi aggiunto: “La mia posizione è che il 4 maggio si possa aprire con le regole e con le garanzie scientifiche: si volesse fare un passo in più si potrebbe allentare da subito, in modo razionale, prudente e ragionato”. L’idea è quella “di un ragionato programma di aperture per mettere in moto la macchina, scaldare i motori e poi andare a regime”, in un’ottica, comunque, “di messa in sicurezza”. (agg. di Dario D’Angelo)
BOLLETTINO VENETO CORONAVIRUS: ZAIA, “IN AUTUNNO NUOVA FASE ACUTA”
Nella consueta conferenza stampa sul bollettino dati del coronavirus è Luca Zaia, a fornire numeri incoraggianti sulla situazione sanitaria nella Regione Veneto. Il governatore ha spiegato che ad oggi sono 9532 i pazienti ricoverati nelle strutture per malattie non legate al Covid-19. Zaia ha detto:”Se voi sommate questo numero ai 1477 positivi al coronavirus ricoverati avete il carico dei pazienti in questo istante. Abbiamo garantito a quasi 10mila persone delle cure senza incasinare la sanità. Questo grazie a scelte impopolari. Ovviamente questi numeri sono positivi ma che ci dicono che il virus c’è. Avete visto Ricciardi cos’ha detto? Lo sto dicendo da settimane. Il tema di questa sindrome influenzale da coronavirus in autunno è la realtà. Vi dico solo che questa mattina abbiamo fatto una lunghissima videoconferenza con i direttori generali delle realtà venete per parlare della proiezione su settembre-ottobre per essere molto più performanti di adesso. Non ci sarebbero giustificazioni, ora il coronavirus lo conosciamo. Adesso abbiamo una fase 2 di limbo, poi avremo la fase 3 della fase acuta: dobbiamo prepararci. La partita è avere una macchina da guerra sul fronte dei tamponi, che sono le munizioni, le artiglierie sono le macchine e il personale sono i soldati. Siamo al top per tamponi nel mondo: primo il Veneto, poi la Corea e poi la Lombardia. (agg. di Dario D’Angelo)
BOLLETTINO VENETO, I DATI PER PROVINCIA
Nuovo appuntamento, nella tarda mattinata di oggi, con il bollettino sull’emergenza Coronavirus della Regione Veneto, attraverso il quale il governatore Luca Zaia aggiornerà in diretta video Facebook i suoi cittadini sull’andamento della pandemia, fornendo tutte le principali notizie. Non mancheranno ovviamente i dati relativi al numero totale di casi positivi, con l’aggiornamento delle ultime 24 ore anche rispetto a morti e guariti, oltre alla situazione attuale negli ospedali della Regione. Nell’ultimo bollettino emesso ieri, sono stati registrati 155 nuovi casi di contagio da Coronavirus in Veneto, facendo così salire il totale a 10.618. Secondo l’ultimo bollettino però, si torna a respirare sul piano dei decessi, con un calo rispetto al giorno precedente: nella notte sono stati 8 i nuovi morti in Regione, per un totale di 877, numeri destinati tuttavia a salire a 1.026 se si tiene conto anche dei decessi avvenuti in aree extra ospedaliere. Attualmente sono 197 le persone ricoverate in terapia intensiva, con un calo di 3 unità che lascia ben sperare.
La provincia più colpita in tema di contagi resta quella di Verona con 3.805. I casi attualmente positivi hanno però subito un calo scendendo a 10.618, mentre quelli dei negativizzati virologici (malati guariti dopo due tamponi negativi) sono saliti a 3.409. Rispetto alla mappa dei decessi negli ospedali, secondo l’ultimo bollettino si parla di 2 a Verona Borgo Roma, uno a Oderzo, 3 a Dolo e 2 a Vicenza. Le persone in isolamento, infine, sono 13.489 mentre i dimessi dal 21 febbraio alla giornata di ieri sono stati 1.958.
BOLLETTINO VENETO, IL PUNTO DI ZAIA
In Veneto, intanto, si studia la ripresa e soprattutto quella campagna massiccia di tamponi su cui punta, da sempre il governatore Luca Zaia. Nel corso dell’ultima conferenza stampa tenutasi in diretta Facebook, inoltre, il presidente della Regione Veneto è tornato a parlare della Fase 2: “Se dipendesse da me riaprirei tutto il 4 maggio con gradualità e senso di responsabilità”, ha detto. Un lockdown che, a suo dire, in Veneto “non esiste più”. Zaia, dunque, insiste con la necessità di ripartire subito con un piano di riapertura e al tempo stesso con la messa in sicurezza dei lavoratori. “Ci vuole buon senso ed equilibrio anche perché ci sono due linee di pensiero: aprire quando il virus non ci sarà più e quindi saremo tutti morti, oppure aprire e convivere con il virus che è esattamente quello che hanno fatto tutte le altre comunità in giro per il mondo”, ha proseguito Zaia nel corso della conferenza. A far parlare di ripartenza è stato indubbiamente il “trend positivo sui positivi” al Coronavirus. E sempre parlando della riapertura, nel corso del suo ultimo intervento Zaia ha precisato come la ripartenza sarà decisa dal governo: “È il governo che deve fare i provvedimenti, altrimenti avremmo fatto molte cose prima”, ha detto in tono critico.