Il presidente della Regione Veneto è intervenuto in conferenza stampa oggi per commentare il nuovo bollettino sul coronavirus: «La curva è ancora buona, ne prendiamo atto». Il governatore è partito però dai tamponi: «Il nostro obiettivo è farne 20mila al giorno. Per noi il tampone è importante e familiare». A tal proposito, ha spiegato che il 65,42 per cento degli operatori sanitari sottoposti a tampone per coronavirus, l’1,3 per cento è risultato positivo. Ma Zaia ha parlato anche della fase 2: chiede di «togliere l’ordinanza sulla requisizione delle mascherine» e «una sperimentazione con un pacchetto di aziende più serie». Per il governatore veneto «è inutile riaprire le aziende» se le mascherine non si trovano, perché così «non possono mettere in sicurezza i lavoratori». Quindi chiede che vengano liberalizzate. Infine, sull’Avigan: «Da quello che mi risulta non è ancora arrivato, ma dovrebbe arrivare. Non ho aggiornamenti poi aggiornamenti sulla terapia con il plasma». (agg. di Silvana Palazzo)



BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO: 793 MORTI

Il nuovo bollettino della Regione Veneto sul coronavirus segnala ancora nuove vittime nella notte: le persone morte sono 9, per un totale di 793 decessi, dei quali 713 in ospedale. E cresce anche il numero dei casi attualmente positivi: sono 10.647 in tutto, invece i negativizzati virologici sono 1.981. Sono 18.567 invece le persone in isolamento domiciliare (ma il dato è riferito alle ore 20.00 di ieri). In attesa delle dichiarazioni del governatore Luca Zaia in conferenza stampa, ecco dunque gli aggiornamenti sull’evoluzione dell’epidemia in Veneto. Sono 335 in più i casi rispetto alla rilevazione di ieri pomeriggio le persone positive: il totale dei casi è di 13.421, tenendo conto di contagiati, morti e negativizzati. Sono invece invariati i pazienti ricoverati in ospedale, quindi 1.521, mentre diminuiscono di una unità (scendendo quindi a 257) i pazienti in terapia intensiva. I dimessi sono 1.525. Invariati infine i dati degli ospedali di comunità: sono presenti 147 pazienti, con 48 dimessi e 13 deceduti. (agg. di Silvana Palazzo)



BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO: TREND IN CALO

Inizierà tra pochi minuti la conferenza stampa del 10 aprile in diretta dalla regione Veneto, per il nuovo bollettino emanato dal presidente Luca Zaia. Scopriremo fra poco quindi, se anche oggi sarà confermata la tendenza positiva degli ultimi giorni, come ovviamente si spera, o meno. Nel frattempo, andiamo a rivedere i dati riguardanti la giornata di ieri, giovedì 9 aprile, giorno in cui le vittime sono aumentate di cinque unità nelle precedenti 24 ore. Si tratta di un numero ovviamente triste, ma più basso della media delle giornate precedenti, quando i morti giornalieri erano sempre stati fra i 10 e i 20. Sono aumentati anche i contagi, con i positivi che hanno fatto segnare un +311, per un totale di 12933 da inizio epidemia, di cui 10449 attualmente infetti al coronavirus. Nel contempo sono calati i dati relativi ai pazienti ricoverati in terapia intensiva, scesi a 274 (-3 rispetto alle 24 ore precedenti), e altro numero che fa decisamente ben sperare.



CONFERENZA STAMPA ZAIA: L’ALLARME DEL GOVERNATORE

Le vittime in Veneto da quando è scoppiata l’emergenza sono in totale 756, di cui 680 decedute negli ospedali, e le restanti invece fra le mura di casa o comunque extra ospedalizzati. In isolamento troviamo attualmente 18553 persone, mentre i pazienti non gravi ricoverati sono a ieri 1530. Durante la conferenza stampa di ieri il governatore Zaia ha affrontato il tema del lockdown e delle aziende aperte, rivolgendosi così ai giornalisti presenti: “La mia impressione è che il 60% delle aziende abbia già riaperto. Lo vedo anche dal traffico e dal tempo che impiego ad arrivare qua, lo vedete anche voi”. Zaia non sembra quindi voler sentir parlare di lockdown: “Molti sono già ripartiti è un dato di fatto. Non sono arrabbiato con le imprese. Il tema vero è mettere in sicurezza i lavoratori con i dispositivi”. Per ripartire in sicurezza, quindi, servirà fornire le aziende con milioni di dispositivi, un tema di grande dibattito da inizio emergenza: “Il dato è che ad oggi neppure le aziende riescono a comprare le mascherine sul mercato. Ma se vogliamo far ripartire il paese, la strada è questa. Mi auguro prima di Pasqua ci sia una videoconferenza del governo con le regioni in cui ribadirò questa posizione”. A breve l’inizio della conferenza del governatore del Veneto, Zaia.