Sono 192 in più rispetto a ieri le persone contagiate dal coronavirus (ovvero quelle che risultano positive al tampone e registrare oggi): questo l’effetto del nuovo bollettino del Veneto annunciato in conferenza stampa dal Governatore Zaia. Sono purtroppo ancora 21 le vittime nelle ultime 24 ore, con il dato totale che arriva dall’inizio della pandemia a quota 939 (per quanto riguarda il conteggio dei decessi in ospedale): il report quotidiano della Regione Veneto vede poi anche 16.127 persone attualmente positive al Covid-19 con 4954 negativizzati virologici.

Non solo, le persone in isolamento ad oggi risultano essere 11.658 con ulteriore calo rispetto alle ultime settimane: i ricoverati per patologie non gravi sono 1273, mentre quelli in terapia intensiva sono in calo a 180 posti. Infine, nel bollettino si informa che sono stati fatti a livello generale in Veneto 260810 tamponi, da aggiungere poi ai test rapidi per i primi screening: il Governatore Zaia in diretta Facebook ribadisce il punto avanzato ieri «difficile paragonare realtà tra di loro se non hanno fatto la stessa percentuale di tamponi. Non si può paragonare il Veneto ad altre Regioni accusando noi, la Lombardia o l’Emilia Romagna, di essere “gli untori” quando non vengono fatti gli stessi numeri di tamponi».

I DATI DI IERI

Un’altra giornata di “trend stabile” che però non deve far abbassare la guardia, come detto ieri dal Governatore Zaia nella conferenza stampa di presentazione del bollettino coronavirus aggiornato a prima del 20 aprile: +243 contagi registrati e positivi al tampone e purtroppo ancora 18 vittime sono i due punti cardine dell’ultimo aggiornamento di ieri in vista dei nuovi dati in arrivo con la odierna diretta video Facebook dalla sede regionale della Protezione Civile. In isolamento domiciliare ci sono 11.913 persone, di fatto 700 meno di sabato: per quanto riguarda i pazienti ricoverati in terapia intensiva, sono 184 (1484 i meno critici), meno rispetto a tutti i ricoverati per le altre patologie.

Dei 18 decessi registrati nelle ultime 24 ore – che fanno schizzare il dato delle vittime in Veneto al totale di 1087 dal 22 febbraio scorso – le aziende sanitarie hanno reso noto che 2 si trovavano a Padova, 1 a Dolo, 1 a Mirano, 1 a Cittadella, 4 a Santorso, 2 a Vicenza e 1 a Noventa, e ben 6 nel Veronese (1 a Verona, 2 a Legnago, 2 a Negrar e 1 a Villafranca). Sono infine 4.638 i pazienti veneti negativizzati virologici che possono dunque dirsi del tutto guariti dal coronavirus. Le aree con maggior diffusone del contagio sono ancora Padova (2003 contagiati attualmente positivi, escluso sempre il cluster di Vo’ Euganeo che comprende 8 nuovi contagiati), Verona con 3032 contagiati e Treviso con 1437 ammalati da Covid-19.

Qui la diretta video Facebook del bollettino Zaia in conferenza stampa 

BOLLETTINO VENETO, IL PUNTO DI ZAIA

«Vietare gli spostamenti tra Regioni? Campania e Puglia lo vorrebbero, ma qui è Sud contro Nord. La vedo difficile nel momento in cui riapri le aziende. Cosa fai? Sopprimi anche i treni? Che proposta è?», così ieri in conferenza stampa il Governatore Zaia, a margine del bollettino presentato con tutti gli aggiornamenti, ha sollevato la problematica delle riaperture con alcune Regioni del Sud che hanno manifestato insofferenze verso la possibilità di una fase 2 completamente nazionale nello stesso momento. «Se alcuni presidenti chiudono i confini regionali allora fanno loro l’autonomia, non è Nord contro Sud, è Sud contro Nord. Mettetevi nei panni – ha aggiunto il Presidente – di un cittadino che sale in treno. Se si chiudono i confini regionali verranno tutti soppressi, il Frecciarossa sarà fermo, nessun tipo di trasporto verrà autorizzato, che proposta è? Se poi c’è qualcuno che vuole preservare un’area delicata, ad altissima popolosità o con persone a rischio, è comprensibile, ma se dicono che chiudono i confini regionali mi dicano come fare. E io non ho mai firmato ordinanze per chiudere».

Non solo, Zaia ha chiesto direttamente al Premier Conte di potenziare in un nuovo Dpcm con la partenza della fase 2 per autorizzare nuovi codici Ateco «Speravo – ha concluso sul tema – che ci fosse qualche segnale su questo limbo che ci separa dal 4 maggio, spero che arrivi prima, dopodiché credo che il 4 maggio sarà la deadline oltre la quale usciranno i provvedimenti per le riaperture». Sul tema delle case di riposo e sui rischi per contagi e vittime da Covid-19, il Presidente del Veneto ha spiegato che fino a ieri «Abbiamo testato tutti i dipendenti della Sanità (circa 60.000) e case di riposo (30.000 ospiti e 30.000 lavoratori diretti e indiretti), in tutto circa 120.000 persone: ogni 10 giorni tutto il personale verrà ritestato. Domani l’assessore Lanzarin farà il punto. Ci sono case di riposo, ad esempio Farra di Soligo, Follina, Arzignano e molte altre, a zero contagi»; ebbene, quelli stessi dati dicono che il 6% di ospiti è positivo al coronavirus mentre si abbassa al 3,1% degli operatori sanitari.

VIDEO BOLLETTINO DI IERI