Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ospite in collegamento a Storie Italiane: “Il Veneto sta dimostrando grande resilienza – esordisce il governatore – non siamo mai pessimisti per antonomasia e ne verremo fuori”. Si parla quindi della Fase 2: “Non conosciamo nulla, compete al governo, non ci sarà però alcuna Fase 2 se non sarà garantito dalla comunità scientifica, perchè prima bisognerà garantire la sicurezza cittadini”. Di fatto Zaia spiega che la Fase 2 è già iniziata in Veneto: “Una chiusura totale non esiste più perchè ci sono circa il 40% delle aziende che sono aperte”. In vista del futuro: “Dovremo puntare sul rispetto di poche regole ma chiare, ad esempio l’uso della mascherina: da noi l’hanno utilizzata tutti i nostri medici, e si è infettato solo l’1% dei camici bianchi, ciò significa che la mascherina è fondamentale”. Il trend è positivo e lo confermano anche i dati di oggi, 44 vittime in 24 ore (totale di 1154), mentre i contagiati sono saliti a 16.404: “Abbiano una situazione positiva da un paio di settimane – ha continuato Zaia – abbiamo ridotto le terapie intensive, abbiamo diminuito i ricoveri, e i pazienti stanno caldano. Al momento la nostra direzione è in fase di calo evidente, ma comunque non bisogna abbassare la guardia: la data del 4 maggio non sarà come ‘è finita’”.
Zaia è convinto, come molti altri, che in autunno tornerà una seconda ondata: “Convivremo con il virus poi lo ritroveremo in autunno. Quando arriverà la seconda ondata avremo comunque più esperienza rispetto a quando è iniziato il tutto. Stiamo preparando l’artiglieria pesante, come i test, un nuovo regolamento di sanità pubblica, le terapie intensive ecc ecc Il fatto che il virus si ripresenti è quasi scontato essendo della famiglia dei virus influenzali e durante l’autunno aumentano le malattie alle virus respiratorie. Nel frattempo spero che trovino un vaccino, e sappiamo che oggi ci sono dei cocktail di farmaci che funzionano. Dovremo predisporre un sistema di misure poderoso a sostegno delle famiglie”. Infine, sulla polemica scoppiata nei confronti delle mascherine distribuite dal Veneto, Zaia ha spiegato: “Le mascherine che abbiamo distribuito sono in tessuto e resistenti e ce le hanno regalate. Tutte le mascherine sono progettate per bloccare il droplet, bloccare il vapore acqueo, se ti metti dietro alla mascherine e soffi, passa l’aria, come avviene per altre mascherine. Ha senso fare una polemica e inquietare 10 milioni di persone? Questa è una donazione. In questo paese bisogna tornare a parlare di bene comune, dei volontari, perchè poi finisce che magari uno dice ‘chissà cosa ci guadagnano’”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO VENETO, CONFERENZA STAMPA, DIRETTA VIDEO ZAIA
Mentre dagli studi di modellistica dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute, il Veneto potrebbe arrivare a “contagi 0” da coronavirus il prossimo 21 maggio, i dati sull’attualità identificano ancora al meglio la reale condizione della pandemia in Regione: l’ultimo bollettino prima del 21 aprile mostra ancora 192 casi positivi al Covid-19 rispetto alla giornata di domenica, con purtroppo +21 morti segnalati dalle varie aziende ospedaliere e dalla Croce Rossa rispetto alle 24 ore precedenti. A livello generale, sono 10061 le persone attualmente positive in Veneto dopo l’ultimo bollettino (con dato dall’inizio pandemia che schizza a 16.127) mentre sono drammaticamente 1.112 le vittime positive al Covid-19 dall’inizio dell’emergenza a fine febbraio, di cui 939 in ospedale.
A concludere il bollettino, ci sono poi i dati sui negativizzati virologici (4.954), 11658 le persone in isolamento domiciliare mentre sono lieve aumento i ricoverati non critici nei reparti Covid (+9); scendono invece i dati sulle terapie intensive, con 180 pazienti (-4). I dimessi in tutto raggiungono quota 2.117. Fase 2 dunque alle porte? Secondo il Governatore Luca Zaia – anche oggi confermata la conferenza stampa in diretta video Facebook dalle ore 12.30 – la guardia non va abbassata ma di sicuro qualcosa dovrà cambiare dal Governo a partire dal prossimo 4 maggio: «Noi non siamo degli irresponsabili. La riapertura più che una fase 2 è una fase di convivenza con il virus, con tutti i rischi che questo comporta. È quello che hanno già fatto a Whuan e in Corea».
BOLLETTINO VENETO, IL PUNTO DI ZAIA
Nelle considerazioni a commento del bollettino coronavirus di ieri, il Governatore leghista ha poi sottolineato che non si può aspettare all’infinito che il coronavirus non circoli più: «Tutti hanno avuto il picco delle terapie intensive alla sesta settimana e sappiamo già cosa succede quando si riapre. Quindi se dobbiamo fare uno spot è “Attento, la morte e dietro all’angolo”. Che non passi l’idea che mettiamo a rischio la salute delle persone per il dio denaro. Una forma di equilibrio però dobbiamo trovarla. Ma dico anche: se è vero che la deadline è il 21 maggio secondo l’Oms allora perché qui in Veneto almeno il 40% delle aziende sono state aperte? Se è lockdown allora non si capisce perché’ è stata autorizzata l’apertura». Sul fronte delle riaperture, ancora Zaia in conferenza stampa è stato molto chiaro sulla possibilità che le scuole tornino aperte prima della fine dell’anno: «Non è di nostra competenza la riapertura di scuole e asili. Ma la riapertura a tutti mi sembra difficile, se non c’è la possibilità di mantenere le distanze sociali».
Certo, resta il problema enorme di come e con chi starebbero i bambini fino al prossimo settembre, ma qui Zaia invoca l’intervento del Miur «è un grandissimo problema, ma va affrontato dal legislatore nazionale a partire dai congedi parentali». Nel merito delle polemiche sulle Rsa del Nord Italia, il Veneto detta la sua linea con i dati evidenziati da Zaia e dall’assessore alla Sanità Lazzarin: «sul totale di 330 case di riposo del Veneto, 244, cioè il 73,9%, sono ‘pulite’, non hanno registrato casi di contagio da Coronavirus» spiega il Governatore del Veneto, aiutato poi dalla collega alla Sanità «il tasso di contagio registrato tra gli ospiti delle Rsa è del 6,4% (2.154 persone) e del 3,2 % tra gli operatori (1.003)».