Luca Zaia nel corso della conferenza stampa presso la Protezione civile a Marghera ha evidenziato la prima grande novità del bollettino di oggi della Regione Veneto. «Oggi per la prima volta abbiamo il dato positivo con più pazienti dimessi dei ricoverati, che sono in flessione rispetto a ieri di 7 unità», ha dichiarato il governatore veneto. «Per la prima volta registriamo un delta positivo sui dimessi e questo per noi è il vero indicatore», ha aggiunto Zaia, secondo cui questo «vuol dire che svuoti gli ospedali». Quindi l’analisi dei dati è positiva: «Sono 126.490 tamponi fatti: aumentano i pazienti positivi al contagio, ma proprio perché arrivano i risultati dei test. Calano i ricoverati e in terapia intensiva il dato è stabile». Ma prevale la prudenza: «Adesso la sfida è tutta nostra: la visione è che non dobbiamo abbassare la guardia, chiedo ancora sacrifici ai veneti, un sacrificio che è un grande investimento». Inoltre, ha annunciato una nuova ordinanza, valida fino al 13 aprile: «Ho chiarito alcuni punti come la regola dei 200 metri e la presenza nei negozi e supermercati dove si può accedere solo con guanti e mascherina. Il commercio al dettaglio di cancelleria è consentito anche dentro i supermercati. Chi trasgredisce viene multato». Poi sul futuro: «Noi stiamo lavorando alla riapertura, a prescindere dai test anticorpali che può dare la patente di immunità. Quando si riapre, bisogna riaprire per gradi, prima alcuni settori che altri e con determinate precauzioni». (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO VENETO: +12 MORTI E 312 POSITIVI
Sono 10.464 le persone risultate positive al coronavirus in Veneto dall’inizio dell’epidemia: ci sono dunque 312 casi in più rispetto a ieri. Il bollettino è stato aggiornato da Azienda Zero questa mattina, in attesa della conferenza stampa del governatore Luca Zaia. Le persone morte sono 572, mentre i pazienti negativizzati sono 784. A fronte di ciò, sono allora 9.108 le persone positive in regione attualmente. Rispetto ai dati forniti ieri pomeriggio, si registrano 12 morti in più. La provincia con più casi è quella di Verona: 2.488. A seguire Padova con 2.467 positivi, mentre Treviso ha 1.657 contagiati. Il numero dei morti comprende anche al di fuori delle strutture ospedaliere, come case di riposo o al proprio domicilio. Invece i soggetti in isolamento sono arrivati a 20.238, mentre i ricoverati in area non critica sono 1.629, quelli in terapia intensiva 335, come ieri. Azienda Zero della Regione Veneto registra, infine, dal 21 febbraio 1.031 dimissioni. (agg. di Silvana Palazzo)
BOLLETTINO VENETO: CALANO I DECESSI
Continuano a calare i decessi in Veneto per Coronavirus secondo l’ultimo bollettino. L’emergenza è ancora in atto ma i nuovi dati forniti nel corso della conferenza stampa di ieri, lasciano ben sperare. Oggi intanto, in mattinata come sempre intorno a mezzogiorno, tornerà a parlare il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, il quale farà il punto della situazione rendendo noti i nuovi dati rispetto a numero di contagi, decessi e guariti (tema, questo, alquanto controverso) relativamente alle ultime 24 ore. Nella giornata di ieri sono stati in tutto 14 i nuovi morti (dieci in meno rispetto al primo giorno del mese), facendo così salire le vittime complessive a 532 dall’inizio della pandemia, sia in ospedale che non. Nel dettaglio, due decessi sono avvenuti presso l’ospedale Università Padova, 2 all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona – Borgo Roma, uno all’ospedale Belluno, uno all’ospedale Vittorio Veneto, uno all’ospedale di Mestre, uno all’ospedale Dolo, due al nosocomio di Schiavona, altrettanti all’ospedale Villafranca ed infine uno all’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria-Negrar. In tutti i contagi da Coronavirus sono saliti a 8911 con 668 i negativizzati virologici. Infine sono 20278 i veneti in isolamento domiciliare. I nuovi positivi sono 363 così suddivisi per provincia: +86 a Padova, +1 nel Comune di Vò, +49 a Treviso, +51 a Venezia, +82 a Verona, +58 a Vicenza, +16 a Belluno, +9 a Rovigo.
CORONAVIRUS VENETO, IL PUNTO DI ZAIA AL 2 APRILE
Nel corso della nuova conferenza stampa che si è tenuta ieri, il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, ha affrontato vari tempi relativi alla nuova ordinanza con più restrizioni che sarà diffusa a breve. Non mancano i timori rispetto alla situazione economica della Regione, a causa di una perdita di circa 12-13 miliardi di Pil al mese. “Stiamo lavorando a un’ordinanza sulla base del decreto del governo: proroghiamo le chiusure ma aggiungeremo delle restrizioni, anche se stanno diminuendo i contagi. E’ fondamentale non abbassare la guardia perché non è finita”, ha detto Zaia parlando dalla sede della Protezione Civile. Sul fronte della situazione economica ha invece proseguito: “Il Veneto ha un Pil da 150 miliardi all’anno, il fermo di un mese significa 12-13 miliardi di Pil perso. Sono preoccupato dal fatto che non vorremmo ritrovarci con una superpotenza, la Germania, che usa poteri straordinari per le proprie attività”. Seppur non di competenza della Regione, il governatore veneto si è espresso anche sul fronte scuola ritenendo impensabile una riapertura: “I diecimila positivi che abbiamo in Veneto sono solo la punta dell’iceberg. Vi chiedo ancora sacrifici fino a Pasqua. Mi chiedete spesso quando riapriranno le scuole. La scuola non è nostra competenza, non so dire quando riapre, ma con questi numeri di positività e di morti e ricoverati pensare di riportare masse di ragazzi in edifici, che poi torneranno a casa portando il contagio è ancora rischioso”, ha ribadito.