Il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, sta parlando in questi minuti in conferenza stampa. “C’è molta gente in giro è questo è innegabile – dice – ci prepariamo ad un 4 di maggio con un’apertura importante, 1.2 milioni di persone. L’invito che faccio io – prosegue il presidente veneto – oltre a dire che domani presenteremo la proroga della nostra ordinanza in linea con il Dpcm, con alcuni aggiustamenti che serviranno a fare chiarezza, è di non abbassare la guardia, so che sono ripetitivo: la sfida passa ora non più dai clinici ma dal popolo, il futuro ripassa in mano nostra”. Zaia ha sottolineato ancora una volta l’importanza della mascherina: “Ci aiuta a mantenerci in salute e aiuta a mantenere la salute nelle altre persone. E’ fondamentale che la mascherina sia indossata in mezzo ad altre persone o comunque quando si incrociano altre persone. Gesti eroici non servono, quando ti infilano un tubo in bocca cambia il mondo. Se incrociamo una persona asintomatica, anche all’aria aperta, è fondamentale la mascherina, ci protegge da un eventuale contagio di un aerosol, goccioline d’acqua che noi emettiamo nell’aria. Invito a non far entrare nessuno nei negozi se non hanno mascherine”. Sui tamponi: “Ci sono tamponi e tamponi, un conto è fare i test nelle case di riposo o ai medici negli ospedali, un conto è invece fare dei test ad altre categorie. Non tutti tamponano con la nostra modalità, non è giusto fare i paragoni con i nostri test”. Infine aggiorniamo i dati di oggi del bollettino: +146 casi di positività (totale 18.244), 13 invece le vittime (1.502 il totale), mentre le terapie intensive si sono liberati di due pazienti (totale 108). (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, A BREVE ZAIA IN CONFERENZA

Tra pochi minuti è previsto l’inizio della conferenza stampa di Luca Zaia per il bollettino coronavirus del Veneto di oggi, sabato 2 maggio 2020, ma sono tanti i temi sul tavolo. Il governatore ieri ha evidenziato che la Regione potrebbe anche riaprire tutto, come confermato dal Comitato scientifico, ma non si placano le discussioni sulla possibile di togliere autonomia e sanità alle Regioni per riportarla a Roma. Ipotesi che non trova minimamente il favore di Zaia: «Nel momento in cui c’è un’emergenza di carattere nazionale, lo Stato centrale governa il processo: il virus non si conferma ai confini della mia Regione ed è giusto che ci sia una regia nazionale. Da qui a dire che non serve più la sanità nelle Regioni, ne passa molto. Noi in piena emergenza siamo andati a comprare una macchina statunitense per processare i tamponi che abbiamo intercettato in Olanda. Che non si dica che la Sanità va tolta alle Regioni perché è un’eresia…». (Aggiornamento di MB)

BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, I DATI DELL’1 MAGGIO

Consueto appuntamento quotidiano con il bollettino della regione Veneto, in attesa della conferenza stampa di oggi del governatore Luca Zaia, che analizzerà i dati dell’epidemia di coronavirus del 2 maggio 2020. Facciamo un breve riepilogo soffermandoci sui numeri riguardanti la giornata di ieri, venerdì 1 maggio. I casi positivi sono aumentati di 125 unità nelle ultime 24 ore, per un totale di infetti da inizio epidemia pari a 18.139. Al momento, quelli positivi sono 7.694, un dato minore di 497 casi rispetto alla rilevazione precedente. Dieci invece le vittime totali da 24 ore a questa parte, per un totale da inizio emergenza di 1.486 diffuse fra residenze per anziani e ospedali. Nel contempo decresce anche il numero dei ricoverati, 964 totali (-26), di cui 110 in terapia intensiva, numero quest’ultimo uguale a quello di giovedì. In isolamento nelle proprie abitazioni vi sono 7.182 persone, mentre i guariti sono aumentati di 940 unità, per un totale dallo scorso 21 febbraio di 8.959 casi.

BOLLETTINO VENETO, ZAIA: “MASCHERINA DEVONO INDOSSARLA TUTTI E SEMPRE”

Intanto il governatore Zaia, durante la conferenza stampa della giornata di ieri, ha affrontato il tema delle riaperture, con molti commercianti che sarebbero già pronti ad alzare la saracinesca e a lavorare in totale sicurezza: “Vanno fatte in maniera civile – le parole del presidente del Veneto in merito ai flash mob dei negozianti – nel rispetto delle regole e della libertà altrui. Non vedo il motivo di polemizzare e non dobbiamo politicizzarle. Sono commercianti, artigiani, lavoratori che chiedono di lavorare secondo le regole. Tutti mi dicono: ‘Ma io voglio aprire. Diteci cosa dobbiamo fare’. La risposta migliore che potremo dar loro – ha proseguito Zaia – è quella di convincere il governo a riaprire magari con un approccio differenziato tra le Regioni”. Il massimo rappresentante dei veneti ha quindi parlato della mascherina, che rappresenta “Una delle condizioni sine qua non per fare questa battaglia. C’è ancora chi entra al supermercato senza mascherina. O che la porta come un amuleto, ogni tanto la tira su per dire “ce l’ho”, perché qualcuno l’ha guardato male, di traverso. Non funziona così. Lo trovo assurdo. E’ un farmaco salvavita. Lo si deve vivere appunto come un dispositivo di protezione e non come un ‘imposizione di un’ordinanza di una legge’”.

LA CONFERENZA STAMPA DEL PRIMO MAGGIO