Intervenuto in conferenza stampa, Luca Zaia ha reso noto il bollettino coronavirus del Veneto aggiornato al 28 aprile 2020. Il presidente della Regione ha annunciato +129 casi positivi e +18 decessi in ospedale, che hanno portato il totale a 17.708 contagiati e 1.102 morti. -163 persone in isolamento, mentre calano i ricoverati in terapia intensiva (120, -3 rispetto a ieri). Il bilancio dei dimessi è salito a 2.508, +42 nelle ultime 24 ore. «Questa Regione fino a venerdì, giorno della famosa ordinanza, abbiamo applicato i DPCM in maniera restrittiva», ha spiegato Zaia, mettendo poi nel mirino i critici delle ultime ore: «Non posso accettare che qualcuno dica che i veneti siano irresponsabili, i veneti sono persone per bene ed il mondo intero guarda il nostro comportamento».

Zaia ha poi proseguito: «Quando si vedono necessità di dare risposte ai cittadini, noi non possiamo girarci dall’altra parte. Abbiamo una categoria importante della nostra economia, come parrucchieri e estetisti, ed hanno diritto a rispetto e risposte. In questa direzione ci siamo mossi sui cibi d’asporto, non ci vedo rischi sanitari. Lo facciamo anche perché molte imprese sono aperte». «Abbiamo degli indicatori che ci dicono che possiamo allargare, almeno in Veneto. Se firmo un’ordinanza che prevede che si possa uscire per una passeggiata nel territorio comunale da soli e con la mascherina, penso che sia un grande segnale di attenzione, di fiducia e di solidarietà nei confronti dei veneti», ha messo in risalto il governatore veneto, che ha poi rimarcato: «Io le ordinanze le ho firmate e non le revoco, se qualcuno spera che le revochi ha sbagliato indirizzo». (Aggiornamento di MB)

BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI

Si terrà anche oggi la consueta conferenza stampa del governatore della Regione, Luca Zaia, in cui si analizzeranno i dati dell’epidemia da coronavirus nel bollettino di oggi, martedì 28 aprile. In attesa che il tutto prenda il via, andiamo a dare uno sguardo ai numeri di ieri, partendo dal dato più drammatico, quello dei decessi. Nelle ultime 24 ore sono venute a mancare altre 29 persone, di cui 13 in ospedale, e 16 in casa o in altre strutture. In totale le vittime da inizio emergenza sono 1.344, mentre i positivi sono saliti a quota 17.579, di cui 1.084 ricoverati. Scendono seppur di poco le terapie intensive, oggi 123 (un paziente in meno), mentre i dimessi dell’ultima rilevazione sono stati 18, per un totale da quando è scoppiata l’epidemia di 2.453. Per quanto riguarda i ricoverati, infine, al momento sono 1222, di cui il 58% sono uomini.

BOLLETTINO VENETO, ZAIA “SI DOVEVA FARE DI PIU’”

E nella giornata di ieri il governatore del Veneto, Luca Zaia, non ha nascosto il proprio rammarico nei confronti del Dpcm in vista della Fase 2: “Penso che ieri sera (l’altro ieri ndr) sia stata una brutta serata. Abbiamo atteso con i governatori sperando che ci fosse un approccio un po’ diverso rispetto a quello annunciato dal premier”. Secondo il numero uno del Veneto servirebbe un approccio più razionale: “In questi momenti ci vuole sempre senso di responsabilità e obbiettività ma per quanto ce ne metti, non si può non rilevare che ne vien fuori che si stanno dando indicazioni che stanno creando fibrillazione. L’approccio deve essere un po’ più razionale e bisogna capire che il sacrificio lo si può fare ma senza protrarlo in questa maniera. Bisogna, comunque, aprire”. Secondo Zaia si poteva e si doveva fare di più, qualche maggiore libertà non sarebbe guastata: “Io dico che si poteva e si deve fare sforzo in più – le sue parole – non ce l’ho con il comitato scientifico, non dico che non abbia ragione. Sappiamo come si fanno le cose alla perfezione, ma poi ci sono esperienze che aiutano a trovare una situazione di equilibrio”.

LA CONFERENZA STAMPA DI IERI, 27 APRILE