Sono tanti gli argomenti trattati dal governatore della regione Veneto, Luca Zaia, nella consueta conferenza stampa odierna. Si è parlato ad esempio delle numerose donazioni private effettuate durante il periodo di emergenza: «Sono 36.817 i donatori – le sue parole riportate da IlGazzettino.it – per un totale di 57milioni di euro, ringrazio tutti nella speranza che si continui questa chiamata di popolo, faccio appello alle grandi realtà perché donino». Sulla Fase 2 scattata ufficialmente oggi: «Stamani si sono riaperte molte aziende, abbiamo incremento di traffico e parcheggi, 1milione e 200mila veneti hanno ripreso le loro attività lavorative e noi oggi riprendiamo il percorso di sorveglianza estrema e preoccupazione: in questa settimana, in 10 giorni ci giochiamo il futuro. Se ci fosse un’importante reinfezione con aumento ricoveri e terapie intensive non possiamo che ricorrere a nuove misure restrittive». Zaia spera ovviamente che il lockdown cadrà definitivamente il 18 maggio «il 18 rappresenta una deadline, perché scadrà il Dpcm». Infine sulle mascherine ha ribadito: «I cittadini uscendo di casa devono indossare la mascherina, è un salvavita, con l’esonero parziale per chi fa attività fisica intensa». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, VIDEO CONFERENZA STAMPA, ZAIA: +10 MORTI
Luca Zaia ha reso noto in conferenza stampa il nuovo bollettino coronavirus del Veneto e non mancano le buone notizie. Su 5 mila tamponi effettuati, sono stati registrati 55 casi positivi, che portano il totale a 18.373 contagiati. Sono 10 i morti in più negli ospedali rispetto a ieri, totale di 1.194 decessi. Buone notizie dagli ospedali, con 9 pazienti dimessi ed il calo dei ricoverati: -4 nelle terapie intensive e -2 negli altri reparti Covid. Infine, -51 pazienti in isolamento.
Queste le parole del governatore Zaia: «Stamattina si sono riaperte molte aziende, abbiamo un incremento importante di traffico e parcheggi. 1 milione e 200 mila veneti hanno ripreso le attività lavorative, ora iniziamo il percorso di sorveglianza estrema e di grande preoccupazione per il rispetto delle regole. In questa settimana ci giochiamo il futuro: se avessimo una recrudescenza importante di casi positivi o di ricoverati, non possiamo che ricorrere a misure restrittive. Chiedo l’impegno di tutti». (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, I DATI DEL 3 MAGGIO
Anche oggi, lunedì 4 maggio, verrà emesso il bollettino della regione Veneto sui dati dell’epidemia da coronavirus, numeri che verranno poi analizzati nel corso della consueta conferenza stampa del governatore, Luca Zaia. A ieri, domenica 3 maggio, i contagiati totali da inizio emergenza sono stati 18.318, un numero che si è incrementato di altri 58 casi positivi nelle scorse ore, a conferma di una tendenza decisamente ottimistica. Per quanto riguarda le vittime, invece, queste sono salite a 1516, con l’aggiunta di sette decessi rispetto alla precedente rilevazione, tenendo conto sia dei morti negli ospedali quanto in quelli nella Residenze per Anziani. Salgono nel contempo anche i guariti, oggi 9.503 (+173), mentre scendono i ricoverati (1.058, dodici in meno), e le terapie intensive (103 in totale, 5 in meno). Infine, per quanto riguarda l’isolamento domiciliare, sono 6.830 le persone attualmente in quarantena nelle proprie abitazioni, mentre i dimissi sono saliti a 2.694.
BOLLETTINO VENETO, ZAIA: “NOSTRA ORDINANZA IN LINEA CON DPCM”
Nella conferenza stampa di ieri il governatore Zaia ha parlato a lungo della nuova ordinanza della sua Regione: “assolutamente in linea con quella del Governo, con alcune spiegazioni in più. Per quanto riguarda il distanziamento, ad esempio, non si deve tenere tra conviventi. Quando sin esce di casa, per esempio, è obbligatorio l’uso della mascherina, guanti o gel detergente. Non è obbligatorio l’uso della mascherina per i bambini fino a 6 anni, per le persone affette da disabilità, e per chi corre”. Zaia fa quindi una distinzione fra persone dello stesso nucleo famigliare, per cui ovviamente non servono distanziamenti e mascherine, e altre invece di nuclei diversi. Il numero uno del Veneto ha poi aggiunto: “È obbligatoria la mascherina su bus e treni, così come il distanziamento sociale di un metro: quindi i treni dovrebbero caricare metà dei passeggeri rispetto a prima dell’emergenza virus, gli autobus un terzo in meno di prima. Se in auto ci sono ad esempio quattro persone tutte conviventi, possono stare senza mascherina. Altrimenti se salgono ad esempio quattro amici è obbligatoria”.