«O i veneti rimangono a casa oppure saremo costretti al coprifuoco»: il bollettino della Regione Veneto riferito dal Governatore Luca Zaia in conferenza stampa presso l’unità di crisi della Regione mostra un positivo “freno” ai decessi ma purtroppo non una frenata generale ai contagi del coronavirus. 2.473, 227 in più rispetto a ieri. 2 nuove vittime registrate a Treviso: il bilancio dei morti ha raggiunto le 70 persone. Nel bollettino specifico presentato dal Presidente leghista vede la provincia con le maggiori “presenze” di contagi, escluso il cluster originario di Vo’ Euganeo («oggi il posto più sano d’Italia), quella di Padova con 633 (+41). Segue Treviso (452, +27), Verona (425, +61), Venezia (356, +28), Vicenza (287, +34), Belluno (101, +19): nella conferenza stampa come da norma Zaia ha affrontato diversi temi tra cui il “caso inglese” dell’immunità di gregge e i troppi ancora casi di persone fuori casa non per motivi strettamente necessari come indicato dal Dpcm. «Non deve crearsi l’effetto gregge, ed è quello che è accaduto, le foto le abbiamo viste tutti», spiega ancora Luca Zaia che si dice infatti disposto a chiedere una ulteriore giro di vite per frenare gli spostamenti, «o a casa o coprifuoco […] I nostri modelli vengono confermati giorno dopo giorno. Le restrizioni non bastano: ieri passeggiate collettive, iniziate in solitaria e poi diventate collettive. Questo non è isolamento. Io sono favorevole e chiederò al governo di poter fare ordinanze ordinanze ancora più restrittive».
CONFERENZA STAMPA VENETO: IL BOLLETTINO DI ZAIA
In merito al tema delle mascherine, Zaia al termine del bollettino ha spiegato come i casi avvenuti in Lombardia e nel resto d’Italia purtroppo si sono verificati anche in Veneto: «Pensavamo di avere in mano una partita di 3 milioni di pezzi, adesso abbiamo saputo che dalla Cina è tutto bloccato. Con i respiratori stiamo andando bene, le macchine sono in consegna». In merito al tema molto discusso dei tamponi, dopo la proposta “on the road” dei giorni scorsi, Zaia contestualizza «Abbiamo settemila persone in isolamento fiduciario, individuati grazie ai tamponi: ad oggi facciamo 3210 tamponi al giorno, vorriamo arrivare a farne 11mila al giorno. A questo si aggiungono le attività del professor Crisanti di Padova, che farà altri campioni a corredo dei nostri». Per il Governatore Zaia «Dal coronavirus si esce ma con conseguenze pesantissime per la salute», ed è per questo che nel bollettino del Veneto aggiornato al 16 marzo c’è spazio anche per una velata critica al Regno Unito e alla proposta del Premier Boris Johnson «metodo inglese? Alcuni ci scrivono che non abbiamo capito niente, che è giusta la prospettiva dell’immunità di gregge: alla fine faremo la conta dei decessi». Come ha spiegato il virologo Roberto Burioni in questo utile video-focus su Medical Facts, parlare di immunità di gregge non ha senso perché ad oggi «non si ha un vaccino» e non si hanno ancora «conferme che chi sia rimasto infetto dal coronavirus poi una volta guarito sia effettivamente immune ad un secondo contagio».