I numeri dell’ultimo bollettino sull’andamento del coronavirus nella Regione Veneto parlano in questo sabato 11 aprile 2020 di un totale di 13768 casi positivi, con un aumento di 309 contagi rispetto al giorno precedente. In confronto a venerdì l’aumento dei pazienti negativizzati porta il totale a 2188, mentre diminuiscono sia le persone in isolamento (18.111) ma soprattutto i ricoverati negli ospedali, ad oggi 1465, in diminuzione di 13 unità rispetto a ieri sera. Nota stonata il dato inerente i pazienti in terapia intensiva, saliti a 251, tre in più rispetto a ieri. Per quanto riguarda il numero dei morti, il bilancio dei decessi dall’inizio dell’epidemia parla di 831 decessi, sette in più rispetto a venerdì sera. Il governatore Luca Zaia, nella consueta conferenza stampa di aggiornamento ha dichiarato: “Rispetto alle imprese noi come regione non possiamo intervenire, decide il governo. Prendo atto che il lockdown non c’è più: a questo punto c’è una riserva indiana di “poveri” che non possono aprire. Come la filiera della moda, da Renzo Rosso a Benetton, che non possono aprire, rispetto magari a un Fincantieri che aprirà. Ne prendo atto e agisco senza polemica e agisco sui cittadini: stiamo scrivendo un’ordinanza, con un cambio di strategia: ci concentriamo di più sui dispositivi di sicurezza. Mi attendo che martedì il Veneto non sarà più quello di oggi viste la mole di aperture che ci saranno. Non sono contrario alle riaperture, bisogna concentrarci sulle mascherine, i presidi funzionano, lo abbiamo visto negli ospedali”. (agg. di Dario D’Angelo)



BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO 11 APRILE

È atteso per questo pomeriggio il nuovo bollettino della Regione Veneto con i dati riguardati l’emergenza Coronavirus e come al solito sarà il momento in cui il Governatore Luca Zaia fornirà alcuni ragguagli a proposito del trend dei contagi e delle nuove misure che potrebbe varare. Infatti nella regione del nord-est italiano i recenti bollettini fanno ben sperare e col numero dei nuovi positivi oltre che dei decessi in calo ecco che la giunta sta pensando a una riapertura di determinate attività produttive anche se, come ha spiegato lo stesso Zaia, una fine del lockdown in Veneto è già cosa fattuale dal momento che circa il 60% delle stesse attività è operativa. Questo è frutto appunto anche del trend confortante che ieri ha visto un aumento dei decessi di sole 9 unità, per un totale di vittime che è salito a quota 793; di questi inoltre 713 sono coloro che sono spirati in ospedale. Il numero dei casi positivi è salito a 10.647, con 1981 negativizzati mentre i nuovi casi registrati erano 335 per un totale che è arrivato a 13421 persone.



BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO: IN ATTESA DELLA CONFERENZA DI ZAIA

A margine della conferenza stampa di ieri, il Governatore Zaia ha confermato che le curve epidemiche sono buone e per questo motivo, seppure in via sperimentale, nel suo Veneto alcune aziende virtuose potranno riaprire anche prima del 3 maggio come invece accadrà a tutte le altre sul territorio nazionale. “Il progetto per la chiusura dell’Italia è avvenuto a macchia di leopardo, così noi saremo i primi” ha spiegato il presidente della giunta veneta e prendendo atto che il lockdown non c’è più in modo tale da “avvicinarci alla data di maggio avendo sperimentato l’apertura”. Peraltro Zaia ha pure spiegato che la sua nuova ordinanzasarà calibrata su quanto è stato deciso ieri sera dal Governo nazionale mentre invece a proposito del settore turistico, uno dei punti di forza dell’economia regionale, ha promesso che tutto sarà aperto per l’estate: “Dobbiamo andare avanti, non pagheremo lo scotto della disorganizzazione, semmai pagheremo lo scotto del disagio psicologico del Coronavirus” ha concluso il Governatore, aggiungendo che il Veneto deve dare un segnale a tutto il mondo ove vi fosse una validazione scientifica alla riapertura di questo comparto.