E’ stato emesso poco fa il nuovo bollettino in merito ai contagiati in Veneto. In totale i pazienti positivi sono 5948, 310 in più rispetto a ieri sera, con l’aggiunta di sei nuove vittime, una a Conegliano, una a Mestre, una a Jesolo, una a Vicenza e 2 a Verona. 16.220 invece le persone in isolamento fiduciario nelle proprie abitazioni. «Dobbiamo continuare con le misure restrittive – le parole del governatore Zaia in conferenza stampa – grazie ai cittadini veneti e al loro sacrificio. Arriveremo a un punto che se la curva dei contagi non si ferma non avremo più letti per i pazienti». Secondo Zaia il picco dovrebbe giungere a metà mese prossimo: «A metà aprile picco, il modello ci dice che un paio di milioni di persone verranno contagiate, spero sempre che il modello sia smentito». Il numero uno veneto ha fatto sapere di aver requisito 50 respiratori dagli studi veterinari, adatti ovviamente all’uso umano, che poi verranno restituiti quando l’emergenza sarà finita. Al momento la zona che preoccupa maggiormente è quella di Verona, per il fatto di essere molto vicina al focolaio bresciano: «E’ un cluster che ci preoccupa molto – ha detto ancora Zaia – abbiamo un focus su quell’area e rinforzato la squadra, stanno allestendo postazioni di terapia intensiva oltre ad ogni misura». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO VENETO, CONFERENZA STAMPA IN DIRETTA VIDEO
In attesa della conferenza stampa del Governatore Zaia (la diretta inizierà attorno alle ore 12), il bollettino sul coronavirus in Veneto è già stato diramato dalla Regione dopo gli ultimi dati emersi delle ore 8 in riferimento ai precedenti del tardo pomeriggio di ieri: ebbene, sono da segnalare purtroppo ancora 6 nuovi morti che portano il conteggio totale a 216 vittime per coronavirus in Veneto. Sul fronte dei contagiati, sono in tutto 5948 le persone con tampone positivo, 310 in più rispetto a ieri sera: per quanto riguarda invece l’isolamento “fiduciario” – ovvero la quarantena dei potenziali sospetti per aver avuto rapporti e contatti con persone positive al tampone – il numero sale a 16220 in tutta la Regione Veneto. Stando ai dati forniti dal Gazzettino, i ricoverati non gravi nell’ultimo bollettino sono 318, 13 in più di ieri; quelli in terapia intensiva sono 304, 10 in più mentre i dimessi-guariti sono 381: sul fronte province, fermo ancora il focolaio di Vo’ Euganeo, mentre salgono Padova (1381 positivi, +69 da ieri), Treviso (1091, +78), Verona (1280, +24) e Vicenza (744 contagiati, +11). (agg. di Niccolò Magnani)
BOLLETTINO VENETO, VERSO LA CONFERENZA STAMPA
Il Coronavirus rallenta anche in Veneto. Nelle ultime ore è stata registrata una frenata riguardo l’aumento del numero dei contagi da Covid-19. In attesa del nuovo bollettino del governatore Luca Zaia, che solitamente fa il punto in mattinata con una conferenza stampa in diretta su Facebook, ci sono i numeri emersi nella serata di ieri. I nuovi casi sono stati 366 contro i 463 registrati domenica. I positivi sono saliti quindi a 5.638 (+133 rispetto alle rilevazioni del mattino). Vanno registrate però altre 18 vittime che hanno portato a 210 il numero totale dei morti in Veneto dall’inizio dell’emergenza. Lo ha comunicato la Regione Veneto nel consueto bollettino delle 17, quello con i dati aggiornati che confluiscono poi nel bollettino della Protezione Civile. In isolamento domiciliare ci sono 15.376 persone, mentre i pazienti che non sono in area critica sono 1.305 (+99). Quelli in terapia intensiva sono saliti a 294 (+13). Buone notizie arrivano da Vo’: in questo cluster non c’è nuovo caso.
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CORONAVIRUS VENETO, COME FUNZIONA LA SORVEGLIANZA ATTIVA
Intanto la Regione Veneto va avanti con la sua strategia di “tamponi a tappeto” per provare a intercettare il più alto numero possibile di contagiati asintomatici. L’idea è di replicare su scala regionale il “modello Vo’ Euganeo” con un ampio screening. Si chiama “sorveglianza attiva” la strategia adottata dal governatore Luca Zaia: si procede con il tampone, se il risultato è positivo, scatta l’isolamento domiciliare o il ricovero, a seconda delle condizioni della persone. Gli esami ovviamente partono dalle categorie a rischio. Ma è prevista anche l’implementazione della filiera degli esami clinici per arrivare a eseguire 20mila tamponi al giorno in un paio di settimane. Per raggiungere questo obiettivo sono stati potenziati e implementati laboratori, reagenti e apparecchi per il test. Per ora il materiale a disposizione è sufficiente per effettuare un totale stimato di 200mila tamponi. La priorità è monitorare gli operatori sanitari e quelli delle strutture residenziali per persone non autosufficienti, poi seguono altre filiere, come cassieri dei supermercati, farmacisti e forze dell’ordine.