E’ in corso la conferenza stampa del governatore del Veneto, Luca Zaia, con i dati riguardanti il bollettino di oggi, 1 giugno 2020. Il presidente regionale si è soffermato sulle prossime importanti riaperture, lamentando una mancanza di risposte dal governo: “Abbiamo tutte le nuove linee guida per teatri, cinema, discoteche, casinò e sale da gioco, aspettiamo una convocazione da parte del Governo. Abbiamo ancora in piedi la questione dei centri estivi 0-3 anni, aspettiamo anche qui le decisioni di Roma. Da 10 giorni approvate le linee guida da tutte le Regioni ma ancora non arrivano le risposte per un dibattito politico interno”. Zaia ha poi puntato il dito nei confronti dei gilet arancioni, scesi in piazza sabato, e che hanno di fatto negato il virus: “C’è chi nega la pandemia da coronavirus, serve una legge per chi nega evidenze? Io sono per la libertà di pensiero, ma c’è un limite oltre il quale non si può andare. Chi nega cose come i campi di concentramento commette un reato, punto”. Snocciolati anche i nuovi numeri, a cominciare dai tamponi effettuati da inizio emergenza, leggasi 677mila. I positivi totali sono saliti a quota 19.154, mentre i ricoverati sono 382, in calo di tre posti. 29 i pazienti in terapia intensiva, di cui 6 ancora positivi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, I DATI DI STAMANE
Arrivano delle ottime notizie dal bollettino coronavirus del Veneto aggiornato alle ore 8.00 di oggi, lunedì 1 maggio 2020. Come riportano i colleghi del Tgr, nelle ultime 24 ore sono stati registrati +2 casi positivi e nessun nuovo decesso: bilancio totale di 19.154 contagiati e 1.918 morti. Il totale degli attualmente positivi è sceso a 1.468 unità (-32), mentre prosegue il calo dei ricoverati: situazione stabile in terapia intensiva (29), -3 ricoverati negli altri reparti Covid. Infine, +3 pazienti dimessi (totale 3.380).
Questo il bilancio dei casi positivi per Provincia: 3.933 in provincia di Padova, 2.658 in provincia di Treviso, 2.661 in provincia di Venezia, 5.099 in provincia di Verona, 2.846 in provincia di Vicenza, 1.171 in provincia di Belluno e 442 in provincia di Rovigo. 344 tra residenti fuori regione ed in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, I DATI DEL 31 MAGGIO
Ancora una volta sono positive le notizie riguardanti il bollettino Veneto delle scorse ore, numeri che verranno poi analizzati in occasione della diretta video della conferenza stampa di oggi, lunedì 1 giugno, del governatore Luca Zaia. Dopo lo shock dei mesi di marzo e aprile, il Veneto si sta confermando fra le regioni più “guarite”, e nelle ultime 24 ore sono stati registrati solamente sei nuovi casi di covid e due decessi in più rispetto alla precedente rilevazione. In totale, da inizio pandemia, sono 19.153 i malati totali di coronavirus, mentre le vittime sono salite a quota 1.918. I dimessi, invece, sono 3.379 con l’aggiunta di 1.476 persone che sono al momento positive in regione. Per quanto riguarda i dati delle terapie intensive, invece, rimangono solamente 29 pazienti più seri, per un totale di 383 ricoveri nei vari ospedali regionali. I numeri comunicati nelle scorse ore sono i più bassi da quando è scoppiata la pandemia, e fanno decisamente ben sperare in vista del futuro prossimo.
BOLLETTINO VENETO, ZAIA: “PER IL 3 GIUGNO SERVE UN DPCM”
In occasione della conferenza stampa di ieri il governatore Zaia ha parlato della riapertura delle regioni, in programma fra due giorni, mercoledì 3 giugno, dicendo: “Sembra che dal 3 giugno, da mercoledì, non ci sia più il limite del confine regionale di spostamenti. Ma noi siamo in attesa di un provvedimento nazionale. Questa cosa va a consolidarsi solo dopo l’adozione del provvedimento a livello nazionale, da come la vedo io, ci vorrà un Dpcm che interrompa il blocco”. I confini dovrebbero invece riaprire a partire da metà mese, precisamente dal 15 giugno, anche se non in maniera omogenea: “Resta il tema dell’approccio europeo sugli spostamenti tra Stati, che ci pare sempre più imbarazzante e a macchia di leopardo. La Grecia è diventato il totem di questo casino, spero che a livello europeo si adotti una modalità unica”.