I morti dall’inizio della pandemia coronavirus in Veneto sono arrivati a quota 1.686, ma la nota positiva è che solo una persona è deceduta da ieri all’ospedale Covid di Villa Salu: il calo prosegue con anche i contagi in netta diminuzione rispetto alle scorse settimane. L’ultimo bollettino presentato dal Governatore Zaia in conferenza stampa mostra infatti 18.782 casi di contagio al Covid-19, 41 in più rispetto a ieri: le persone in isolamento domiciliare sono 4.713, 300 in meno rispetto a ieri, ha ribadito Zaia mostrando come i ricoverati al momento «sono 759, di cui 393 sono risultano positivi e 295 negativi.
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 71. Dall’inizio dell’emergenza – ha quindi concluso Zaia -, i pazienti dimessi sono 3.033, 42 in più rispetto a ieri». Per i decessi la quota negli ospedali è di 1272, 1686 considerando invece altre strutture e domicili: «Premesso il rispetto delle indicazioni scientifiche, la nostra idea è che dal 18 maggio provvederemo all’apertura di tutto quello che si può: negozi, palestre, piscine, centri sportivi, i servizi alla persona, e i contesti del turismo. Noi con al nostra ordinanza faremo la proposta a Roma, salvo impedimenti si riparte», ha confermato la linea riaperturista dal 18 maggio prossimo il Governatore del Veneto. (agg. di Niccolò Magnani)
I DATI DI IERI
Anche oggi, come di consueto, si terrà il bollettino circa i dati riguardanti l’epidemia di coronavirus in Veneto. Il governatore Luca Zaia parlerà in conferenza stampa all’ora di pranzo, analizzando i numeri aggiornati al 12 maggio. Nell’ultima rilevazione sono stati registrati otto nuovi morti (1.666 i totali), di cui due presso l’ospedale Santorso, e il resto a Vicenza, Mestre, Schiavona, Villafranca e in due case di riposo di Belluno e Marostica. Gli infetti, invece, sono cresciuti di 21 unità, arrivando ad un totale di 18.751 pazienti da quando è scoppiata l’epidemia. Sono attualmente 767 i cittadini veneti ricoverati, di cui 71 in terapia intensiva (i casi più seri), mentre quelli attualmente malati, compresi gli isolati in casa, sono 5.377, un numero che è diminuito di 177 persone rispetto al precedente bollettino. Continua intanto ad incrementarsi il dato relativo ai tamponi, ben 445.000 in totale, con un surplus di 5.472 nelle ultime 24 ore, mentre i dimessi sono 2.991 (+5).
BOLLETTINO VENETO, ZAIA: “PRONTI PER LA SECONDA ONDATA”
Nella conferenza stampa di ieri il governatore Luca Zaia ha parlato della possibile seconda ondata che gli esperti prevedono in autunno: “Noi stiamo già preparando il piano d’azione per la possibile, ma non certa, reinfezione autunnale, un piano con lo schieramento dell’artiglieria pesante, nel quale rientra anche il progetto della banca del plasma, siamo i primi in Italia, ma forse anche al mondo, ad aver portato avanti questo progetto scientifico”. E più specificatamente sulla banca del sangue, l’esponente leghista ha spiegato: “Portiamo avanti la partita del sangue, che è importante perché bisogna sempre avere un piano, perché se a ottobre fosse definito che una delle cure di riferimento fosse quella del plasma, il soggetto attuatore non può dire ‘io non ce l’ho’, qualcuno potrebbe venirmi a dire ‘scusa, non stiamo praticando cure perché tu non ti sei preoccupato di attivare un magazzino’, invece noi lo abbiamo attivato”. Per donare è stato attivato un meccanismo molto semplice, in quanto gli ex pazienti covid verranno direttamente contattati dalla regione: “Arriverà una lettera – ha proseguito Zaia – ci sarà qualcuno che vi contatterà, verrà fatto un prelievo del sangue preventivo, verrà valutato il titolo anticorpale”.