Sono stati resi noti, tramite il bollettino odierno, i nuovi dati riguardanti l’epidemia da coronavirus in Veneto. Ad oggi, domenica 19 aprile, i casi di infezione sono saliti di 243 unità rispetto alle ultime 24 ore, portandosi così a quota 15.935 casi. Crescono, seppur di poco, i nuovi casi da coronavirus, ma nel contempo, continua a scendere il numero dei ricoveri negli ospedali. In totale sono 1.448 i pazienti attualmente ricoverati nei nosocomi regionali, 29 in meno rispetto alla giornata di ieri, sabato 18 aprile. Di questi, sono 184 i pazienti in condizioni più serie, attualmente in terapia intensiva, ma nella giornata di ieri i posti letto occupati in terapia erano 190, sei in più. Per quanto riguarda le vittime, invece, sono cresciute di 28 unità, portandosi a 1.087, e di queste, 918 sono avvenute negli ospedali (18 in più rispetto a ieri), mentre le restanti nelle proprie abitazioni. Da segnalare anche il numero di dimessi, 2.191, che si trovano attualmente a domicilio. In conferenza stampa, il governatore Zaia ha parlato della possibile nuova ondata di contagi a fine anno: «Come ho detto più volte nel corso di queste settimane, e come sottolineato ieri sera dal professor Ricciardi, rappresentante italiano dell’Oms, il ritorno del coronavirus in autunno è realtà. Dobbiamo essere pronti ad essere molto più performanti di adesso. Adesso c’è una fase limbo, di convivenza, poi ci sarà una fase tre per riprepararsi alla nuova fase acuta. La partita è quella di avere una macchina da guerra sul fronte dei tamponi». Sulla fase 2, invece: «Si potrebbe provare a riaprire prima pian piano. Stanno uscendo bozze dei scienziati con raccomandazioni per tutti i comparti» (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO VENETO, DIRETTA CONFERENZA STAMPA CORONAVIRUS 19 APRILE
In attesa del bollettino odierno del Veneto con i dati riguardanti i nuovi morti e i nuovi infetti regionali da coronavirus, nella regione a nord-est si preme per una ripresa economica il prima possibile. Il governatore Luca Zaia, del resto, è uno dei maggiori fautori della riapertura in sicurezza, e già negli scorsi giorni ha allentato la presa su alcuni settori, previo distanziamento sociale e dispositivi di protezione. «La mia posizione è che il 4 maggio – le parole rilasciate da Zaia durante la conferenza stampa di ieri mattina – si possa aprire con le regole e con le garanzie scientifiche: si volesse fare un passo in più si potrebbe allentare da subito, in modo razionale, prudente e ragionato». Zaia, in vista della Fase 2, parla «di un ragionato programma di aperture per mettere in moto la macchina, scaldare i motori e poi andare a regime», con il leit-motiv ovviamente la «sicurezza». Zaia, inoltre, vorrebbe maggiore autonomia decisionale sulla Fase 2, così come il governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini, e quello della Lombardia, Fontana. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO VENETO, DIRETTA CONFERENZA STAMPA: DATI CORONAVIRUS DI IERI
Cambia anche nella Regione Veneto il bollettino sul coronavirus. Arriva poco dopo le 12.30 il primo e unico report regionale sulla situazione sanitaria. Fino a ieri era diffuso un primo bollettino al mattino (con la consueta conferenza stampa del governatore Luca Zaia), che poi veniva aggiornato con i dati del pomeriggio. Dopo la decisione della Protezione civile di diminuire gli incontri con la stampa, ecco la novità della Regione Veneto che introduce dunque dal weekend la modalità dell’unico report giornaliero. Dunque, i dati di ieri mostrano un incremento di 318 casi rispetto al giorno precedente. Di conseguenza i positivi al momento sono arrivati a quota 15.692. I negativizzati invece sono 4.189. Sono state registrate 23 vittime in più rispetto al bollettino precedente, quindi il bilancio è di 900 morti per il coronavirus in Veneto. Le persone in isolamento sono 12.723, mentre 15.692 sono le persone ricoverate con patologie non gravi. Per quanto riguarda invece la degenza in terapia intensiva, ci sono 190 pazienti.
BOLLETTINO VENETO CORONAVIRUS: ZAIA “NON NASCONDIAMO DATI”
Non sono mancate le polemiche sui social per questa scelta di modificare la diffusione del bollettino sull’andamento del coronavirus in Veneto. Quando un giornalista ha chiesto al governatore Luca Zaia se il ministero della Salute gli avesse chiesto di nascondere i dati, il presidente della Regione Veneto si è infuriato. «Ma come si fa a fare queste domande? Siamo arrivati a migliaia di morti e questa storia non la posso accettare. Siamo in conferenza stampa pubblica tutti i giorni: non si può sentire che il ministero ci abbia chiesto di nascondere i dati». Poi ha spiegato che quella di dare due bollettini è stata una decisione «ingenua». Erano infatti gli unici a fornire due report al giorno, ma hanno anche deciso di cambiare per «alleggerire le molte persone che ci lavorano». E quindi ha aggiunto: «Siamo qui tutti i giorni, con i dati, da oltre 50 giorni, in massima trasparenza. Il bollettino riporterà sempre tutto». Sui numeri comunque resta prudente: «Sono molto positivi e in calo, ma il virus ancora c’è e potrebbe riacutizzarsi se non teniamo mascherine e distanziamento sociale: non è tempo di pensare al Carnevale di Rio».