Buone novelle dal bollettino coronavirus del Veneto di oggi, venerdì 26 giugno 2020. Luca Zaia ha reso noto che nelle ultime 24 ore sono stati registrati +5 casi positivi e +1 morto, bilancio totale salito a 19.262 contagiati e 2.007 morti (1.427 in ospedale). 738 le persone in isolamento domiciliare, +4 i pazienti dimessi (totale di 3.581). Buone notizie dagli ospedali: invariato il dato dei ricoverati in terapia intensiva (11), -5 i ricoverati negli altri reparti Covid (187). 917.370 i tamponi effettuati dall’inizio dell’epidemia.
Nel corso della conferenza stampa, Luca Zaia ha annunciato una nuova ordinanza: «Ho firmato un’ordinanza valida fino al 10 luglio per il trasporto pubblico locale, diamo la capienza da omologazione con obbligo di mascherina e igienizzazione. L’obbligo deve essere obbligo, non dotazione. Non ci potranno essere riduzioni di offerta e la vigilanza del rispetto delle regole spetterà al personale di bordo». Qui di seguito il video della conferenza stampa. (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, I DATI DEL 25 GIGUNO
Ultimo appuntamento settimanale con il bollettino della regione Veneto. Anche oggi, 26 giugno, il governatore Luca Zaia terrà la consueta conferenza stampa aggiornando i dati riguardanti l’epidemia di coronavirus. Dallo scorso 21 febbraio ad oggi si sono registrati 19.257 casi di infezione, il che significa che nelle ultime ore il dato è aumentato di cinque nuove unità. I casi attualmente positivi sono invece 527, sette in meno rispetto a ieri, con l’aggiunta di 16.724 negativizzati virologici in tutta la regione. E’ salito di due unità il computo dei morti, che si è portato così a quota 2.006, mentre a livello di ricoveri ospedalieri, troviamo 203 pazienti in tutte le strutture regionali, ma solo 19 con il covid, di cui uno sugli undici in totale ricoverati in terapia intensiva. Il dato racconta quindi di quattro pazienti dimessi nelle ultime 24 ore. Nonostante questi numeri senza dubbio positivi, Zaia vuole mantenere alta la guardia.
BOLLETTINO VENETO, ZAIA: “RESTA VIVA LA PREOCCUPAZIONE DI REINFEZIONE”
Così, nella conferenza stampa di ieri, ha spiegato: “Per noi resta viva la preoccupazione della reinfezione, il virus c’è, e non va preso sottogamba la situazione. Lo dico a tutti: massima attenzione, oggi facciamo gli appelli per gli spazi ‘intelligenti’, evitando assembramenti. Non siamo pronti, in assetto da guerra per una eventuale reinfezione”. In merito all’impatto del coronavirus sulla Lombardia, il governatore ha spiegato: “La Lombardia ha un altro modello sanitario e ha un altro tipo di territorio. Non trovo corretto paragonare le diverse sanità, ognuna ha la sua storia. La Lombardia ha due discriminanti rispetto a noi. La prima riguarda le aree metropolitane che in Veneto non ci sono e la seconda è la sfortuna di aver avuto un’onda d’urto del virus importante in poco tempo. Noi – conclude – abbiamo avuto un altro vantaggio, ovvero avere sette giorni di ritardo rispetto alla Lombardia e con il Covid il tempo è denaro”.