E’ scattata poco fa la conferenza stampa in diretta video del governatore del Veneto, Luca Zaia. Il bollettino riguardante i numeri di oggi dell’epidemia di coronavirus racconta di più di 645 mila tamponi effettuati da inizio epidemia, e di nove casi di positività in più, per un totale da quando è scoppiata l’emergenza pari a 19.134 infetti. Continuano a calare i ricoverati, ad oggi 412 (-15), mentre in terapia intensiva rimangono al momento solo 31 persone, tre in meno rispetto alla precedente comunicazione, e di queste solo 7 hanno il covid. Aumenta di poco anche il numero di morti, +8, per un totale di 1.906 persone decedute in regione. “Oggi presentiamo l’ordinanza che scadrà il 15 giugno – le prime parole di Zaia in conferenza stampa – è un’ordinanza che riprende le linee guida modificate e migliorate, ha alcune novità sul fronte terme e centri estivi, ma non solo”. Il governatore del Veneto ha ricordato per l’ennesima volta l’obbligatorietà di indossare le mascherine: “Mascherine obbligatorie nei luoghi chiusi aperti al pubblico e all’esterno quando non è possibile garantire la distanza di sicurezza tra i non conviventi. Eccetto bimbi sotto i 6 anni e soggetti che non possono portarla per motivi di salute”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro
BOLLETTINO VENETO, DIRETTA CONFERENZA STAMPA, VIDEO ZAIA, DATI CORONAVIRUS 28 MAGGIO
Nuovo appuntamento con il bollettino Veneto, la diretta video della conferenza stampa del governatore Luca Zaia, in cui verranno analizzati i dati sull’epidemia di coronavirus in regione, relativamente ad oggi, venerdì 29 maggio. Gli ultimi numeri, quelli comunicati ieri sera alle ore 17:00, parlano di 10 positivi in più, per un totale di infetti da inizio emergenza pari a 19.127. Al momento sono 1.949 le persone con il virus in Veneto, ben 243 in meno rispetto alla precedente rilevazione. I negativizzati virologici sono saliti a quota 15.275 (+246), mentre i dimessi sono stati dallo scorso febbraio 3346. Calano anche i pazienti ricoverati, attualmente 446 (18 in meno), di cui solamente 32 quelli seri che necessitano di terapia intensiva. Infine il numero relativo agli isolamenti domiciliari, leggasi 2.142 persone, 103 in meno rispetto a ieri. “Sono convinto che si debba ripartire insieme – alcune delle dichiarazioni di ieri di Zaia in conferenza, in merito alla riapertura dei confini regionali da mercoledì prossimo – se dal 3 giugno i lombardi potranno entrare in Veneto? Certo. Ma comprendo le ansie di Solinas”.
BOLLETTINO VENETO, ZAIA: “IL 15 RIAPRIAMO I LOCALI SE VA TUTTO BENE”
“Nessuno può uscirne come un untore – ha proseguito il leghista, parlando al Corriere della Sera – mi metto nei panni di un lombardo, non troverei corretto che qualcuno mi trattasse da agente di contagio”. Con Il Fatto Quotidiano ha invece accennato alla possibilità di riaprire i locali notturni a partire dalla metà del mese di giugno, precisamente il 15, giorno in cui dovrebbero anche riaprire tutte le frontiere del Vecchio Continente: “se gli indicatori sono buoni, a giugno apro cinema, teatri, tutto il circuito spettacoli”. Zaia è comunque conscio che aprire le regioni non è una decisione da prendere a cuor leggero, soprattutto tenendo conto che la Lombardia continua ad essere il centro della pandemia italiana: “Parlare è facile, ma una responsabilità non si prende alla leggera”. Infine, in merito alla polemica fra Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e la responsabile della Prevenzione della Regione Veneto Francesca Russo: “Lui è uno scienziato di altissimo livello – le parole di Zaia riferite al primo – gli abbiamo affidato il più grande laboratorio italiano di microbiologia. Si occupa della fase di analisi. Ognuno deve fare il suo mestiere”.